Sì al rigassificatore, ma coinvolgere il territorio e i cittadini è la richiesta del Partito Sardo d’Azione Porto Torres che sottolinea come «un aspetto del processo industriale, in particolare, riguarderà l’impatto sulle acque marine: parrebbe che il rigassificatore opererà a “ciclo aperto”, cioè avrà bisogno di prelevare acqua dal mare e successivamente scaricarla. Si presume il prelievo di migliaia di metri cubi all’ora di acqua di mare che dovrà essere sterilizzata con pura candeggina (ipoclorito di sodio ) e scaricata fredda insieme a una concentrazione residua di candeggina».
«Si riuscirà a diluirla talmente tanto da renderla innocua? – si chiedono dal Psd’Az -. Quali sono le concentrazioni residue nelle acque di scarico che vengono dichiarate ? Considerando che tra il porto industriale e le spiagge cittadine c’è qualche miglio marino, e qualche miglio più a nord dal Porto industriale si trova l’Area Marina Protetta della Parco Nazionale dell’ Asinara, ci chiediamo se è plausibile che possano crearsi situazioni nelle quali questi sversamenti provochino schiume e quindi il cumulo di inquinamento? Può essere veramente cosi inquinante come alcuni operatori della piccola pesca temono? Quale sarà l’impatto sull’industria turistica legata al Parco Nazionale dell’Asinara? Sono stati eseguiti degli studi comparativi che valutino l’impatto con l’inquinamento marino già esistente nello specchio acqueo portuale e nell’area limitrofa?»
« L’impianto, infatti, non andrà ad operare in un’area priva di altre sorgenti inquinanti e dunque deve essere preso in considerazione lo scenario peggiore di sovrapposizione degli effetti nelle condizioni ambientali più sfavorevoli – concludono dal Psd’Az -. Non ultimo, ma non meno importante, tutt’altro, vorremmo capire le iniziative dell’amministrazione comunale in merito alle eventuali compensazioni ambientali che, come avvenuto recentemente in altre realtà cittadine della penisola, costituiscono un elemento imprescindibile per la progettazione e messa in esercizio di impianti industriali di tale importanza. Porto Torres e la sua comunità sono comparse e figuranti non protagonisti? Su questo importante progetto, ancora una volta calato dall’alto, non dobbiamo essere spettatori, ma attori principali. Porto Torres in 50 anni di politica industriale ha solo subìto. Prendiamoci cura di quel poco di territorio che ci è rimasto da governare e da consegnare alle future generazioni.»
Antonio Caria