Ambrogio Guiso, 57 anni di Lula, agricoltore e allevatore, ha chiuso il suo quinquennio da presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale con un incontro in cui è stato fatto un bilancio delle attività svolte. Tra queste: l’azzeramento delle bollette per i consorziati della Bassa Gallura, l’attuazione di un progetto che giace nei cassetti della regione, la diga di Abba Luchente, una visione in prospettiva che arriva dopo i grossi momenti di difficoltà del 2024, dove l’alta Baronia ha patito una sete dovuta all’assenza di precipitazione, e all’assenza di scorte, gli interventi di manutenzione straordinaria del canale adduttore che consente l’alimentazione, attraverso le acque prelevate dall’invaso di Benzone, del serbatoio di Saruxi, in territorio di Sedilo, e da lì del comprensorio della Media Valle del Tirso, mentre procede spedito il progetto per l’utilizzo delle acque reflue di Su Tuvu, iniziativa che risponde anche alle azioni strategiche per una gestione sostenibile delle risorse idriche di Anbi, l’associazione nazionale dei consorzi di bonifica, a beneficio della economia circolare. Di oltre 210 milioni di euro invece il conto patrimoniale attivo per il 2024 dell’ente nuorese che ha chiuso i rendiconti degli ultimi cinque anni sempre con degli utili.
Antonio Caria



















