«Non si mortifichi un altro progetto nato nella scorsa consiliatura per dare al quartiere della Pivarada un giardino, con area giochi, svago per i residenti, come da loro chiesto a gran voce. Chiediamo che si porti al più presto in Consiglio comunale, se proprio necessario, la variante urbanistica che consente senza più tentennamenti di realizzare l’area verde attrezzata nel Quartiere della Pivarada, tra via Aldo Moro e Via degli Orti. Non si perda più tempo.»
A chiederlo sono i consiglieri comunali di Per Alghero Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno, che aggiungono: «Il progetto elaborato dall’ufficio tecnico comunale, passato al vaglio della Sovrintendenza, redatto dall’architetto Giuliano Cosseddu tra il 2018 e il 2019 era ben diverso dal misero parcheggio realizzato dalla Giunta Conoci nell’area di cessione, tra l’altro reso possibile grazie a un atto perfezionato nella scorsa consiliatura dopo lustri di immobilismo. La Giunta Bruno, con l’assessore delegato alla Pivarada Gabriella Esposito, aveva seguito il progetto e individuato le risorse umane e materiali anche nell’ambito del progetto Lavoras, incredibilmente non portato avanti da questa amministrazione».
«Se l’ostacolo è ora la variante urbanistica in una zona comunque già individuata tra quelle classificate come servizi, seppure in sottozona S4, si vada subito in Consiglio senza ulteriori scuse. Non faremo mancare il nostro supporto come del resto è già avvenuto nei mesi scorsi con la variante per il nuovo eco centro di Santa Maria la Palma – ribadiscono Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno –. Serve al quartiere un’area verde, che seppur piccola è pur sempre importante in un quartiere soffocato dai palazzi. I parcheggi, sicuramente necessari possono essere ricavati in altre aree, posto che nel quartiere Pivarada non ne mancano di disponibili.»
«Acclarata – concludono Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno – la destinazione dell’area a servizi pubblici come da Prg, autorevoli fonti ritengono tra l’altro del tutto irrilevanti le destinazioni specifiche (le cosiddette sottodestinazioni) relative ad usi dell’area sempre riconducibili nell’ambito dei servizi pubblici di quartiere. Tuttavia non perdiamo ulteriore tempo, si vada subito in Consiglio, questa Giunta in carica da quasi da due anni e mezzo invece di portare avanti un iter già avviato per dare al quartiere uno spazio verde ha prima perso tempo e poi deciso di stravolgerlo. Invece di accampare scuse ridicole per giustificare il proprio immobilismo di questo biennio, si assumano almeno per una volta le proprie responsabilità.»
A chiederlo sono i consiglieri comunali di Per Alghero Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno, che aggiungono: «Il progetto elaborato dall’ufficio tecnico comunale, passato al vaglio della Sovrintendenza, redatto dall’architetto Giuliano Cosseddu tra il 2018 e il 2019 era ben diverso dal misero parcheggio realizzato dalla Giunta Conoci nell’area di cessione, tra l’altro reso possibile grazie a un atto perfezionato nella scorsa consiliatura dopo lustri di immobilismo. La Giunta Bruno, con l’assessore delegato alla Pivarada Gabriella Esposito, aveva seguito il progetto e individuato le risorse umane e materiali anche nell’ambito del progetto Lavoras, incredibilmente non portato avanti da questa amministrazione».
«Se l’ostacolo è ora la variante urbanistica in una zona comunque già individuata tra quelle classificate come servizi, seppure in sottozona S4, si vada subito in Consiglio senza ulteriori scuse. Non faremo mancare il nostro supporto come del resto è già avvenuto nei mesi scorsi con la variante per il nuovo eco centro di Santa Maria la Palma – ribadiscono Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno –. Serve al quartiere un’area verde, che seppur piccola è pur sempre importante in un quartiere soffocato dai palazzi. I parcheggi, sicuramente necessari possono essere ricavati in altre aree, posto che nel quartiere Pivarada non ne mancano di disponibili.»
«Acclarata – concludono Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno – la destinazione dell’area a servizi pubblici come da Prg, autorevoli fonti ritengono tra l’altro del tutto irrilevanti le destinazioni specifiche (le cosiddette sottodestinazioni) relative ad usi dell’area sempre riconducibili nell’ambito dei servizi pubblici di quartiere. Tuttavia non perdiamo ulteriore tempo, si vada subito in Consiglio, questa Giunta in carica da quasi da due anni e mezzo invece di portare avanti un iter già avviato per dare al quartiere uno spazio verde ha prima perso tempo e poi deciso di stravolgerlo. Invece di accampare scuse ridicole per giustificare il proprio immobilismo di questo biennio, si assumano almeno per una volta le proprie responsabilità.»
Antonio Caria