“Habitat – Abitare il futuro” è il tema della quattordicesima edizione di IT.A.CÀ migranti e viaggiatori: il festival del turismo responsabile che si terrà sino a dicembre in14 regioni italiane per 24 tappe, tra cui quella sarda con la ‘Tappa Ogliastra”, in programma a Lanusei, Jerzu, Ussassai e Villagrande Strisaili. Dieci giornate, dal 16 al 25 settembre 2022 con escursioni, laboratori del gusto, conferenze, gastronomia ed esperienze uniche a contatto con i luoghi e la loro natura.
Il Festival, promosso da Yoda Aps e Nexus Emilia Romagna, con il sostegno di Città metropolitana di Bologna e il patrocinio del ministero della Cultura e di A.I.T.R – Associazione Italiana del Turismo responsabile, è tappa in Ogliastra per la seconda volta con conferme e nuovi protagonisti.
IT.A.CÀ è, infatti, il primo e unico festival in Europa, nato nel 2009 a Bologna, che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica in un’ottica sostenibile. Il nome IT.A.CÀ (che in dialetto bolognese significa “sei a casa?”) e richiama l’isola di Ulisse, ma anche un’espressione dialettale bolognese. Un nome che è una domanda, capace di tenere insieme locale e globale, l’esotico ed il giardino sotto casa.
«Dopo due anni difficili e quello in corso non certo migliore – spiegano gli organizzatori della edizione Ogliastra – in cui le libertà individuali e collettive sono state messe a dura prova, non possiamo che aggrapparci nuovamente alla natura, al nostro senso di responsabilità per vivere meglio il pianeta che ci ospita. Nel presente che si fa futuro ci toccherà incamminarci lungo nuovi modi di vivere fatti di rispetto e responsabilità, saranno ingredienti indispensabili per immaginare verso nuove abitudini che abbiamo inserito nel programma di questa edizione, nella ricerca audace di attuali speranze per il nostro ambiente, speranze da vivere, tutti da sperimentare per un habitat da curare e proteggere come un nostro figlio».
Antonio Caria