ìManca ormai poco, a Bolotana, per l’inizio dei festeggiamenti in onore dei Santi Bachisio e Isidoro. Venerdì 9 maggio, alle 9.00, sarà officiata la messa dei Novenanti nella Chiesa di San Bachisio, mentre alle 18.00, dalla Chiesa parrocchiale, partirà la processione verso la Chiesa di San Bachisio accompagnati dai cavalieri locali dove saranno recitati i Vespri e la Novena, Seguirà la processione di rientro verso la Chiesa parrocchiale. Alle 22.00 ,spazio a “Ignazio Deligia in tour” con lo spettacolo “Folkey Monkeys”. Seguirà il Dj Sandro Azzena.
Sabato 10 maggio, alle 9.00, sarà celebrata la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale da dove, alle 10.00, partirà la processione verso la Chiesa di San Bachisio accompagnati dai cavalieri locali. qui sarà celebrata la Messa solenne. Subito dopo ci sarà il rientro in parrocchia. Alle 17.00, sono previsti i giochi in piazza, mentre in aula consiliare si terrà la seconda edizione della rassegna olearia “San Bachisio”. Alle 18.30, sarà officiata la funzione liturgica prefestiva nella Chiesa parrocchiale. Alle 22.00, è in programma “Livelove & Dance tour 2025”, “Roy Paci & Aretuska in concerto”, “Dj Set Fabry-P” e “Diva Dj”.
Domenica 11 maggio, alle 8.00, sarà celebrata la funzione liturgica nella Chiesa parrocchiale. Alle 11.00, spazio alla Santa Messa solenne, cantata dal Coro Marghine, con la benedizione del pane. Seguirà la partenza del corteo per la benedizione dei campi con i simulacri di Sant’Isidoro e San Bachisio. Alle 18.00, partirà la processione per le vie del paese con la statua di Sant’Isidoro sul carro trainato con i buoi e con il simulacro di San Bachisio, con la partecipazione dei cavalieri locali, dei gruppi folk, delle launeddas, delle associazioni parrocchiali, dai Terzi ordini e dalle Confraternite.
Alle 22.00 sarà la volta dei balli in piazza con Carlo Boeddu e della serata folk con i gruppi folk Ortachis di Bolotana, Don Milani di Dorgali, Burgos, i tenores “S’Affuente” di Ottana e “Santu Bachis” di Bolotana e il Kuncordu Bolothanesu “Totoi Zobbe-Antoni Are”.
Antonio Caria



















