Nel cuore del Sinis prende vita la festa più attesa: San Salvatore e la Corsa Degli Scalzi 2025 tra fede e tradizione

San Salvatore e la Corsa degli Scalzi, un rito antico patrimonio culturale della Sardegna e simbolo di identità condivisa.

Dal 29 agosto all’8 settembre 2025 Cabras si prepara a vivere uno degli eventi più attesi e identitari della Sardegna: i Festeggiamenti di San Salvatore con la suggestiva Corsa degli Scalzi. La manifestazione, che ogni anno richiama migliaia di fedeli e visitatori da tutta l’isola, rappresenta un intreccio perfetto tra devozione religiosa e tradizione popolare.

L’evento, organizzato dal comune di Cabras con il contributo dell’assessorato regionale del Turismo – Sardegna Turismo e il sostegno della Fondazione Mont’e Prama,  realizzato in collaborazione con il Comitato dei festeggiamenti civili “San Salvatore”, l’associazione Is Curridoris, l’associazione Santu Srabadoeddu e il supporto amministrativo dell’associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, è stato ufficialmente presentato alla stampa e al pubblico mercoledì 27 agosto, alle 10:30 nella sala giunta del comune di Cabras in piazza Eleonora.

Alla conferenza hanno preso parte il sindaco di Cabras Andrea Abis, l’assessore della Cultura Carlo Trincas, il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, il presidente del Comitato San Salvatore 2025 Simone Pisci, il presidente dell’associazione Is Curridoris Alessio Camedda e la presidente dell’associazione Santu Srabadoeddu Maria Francesca Spanu, sottolineando con i loro interventi il grande valore culturale, identitario e turistico di una manifestazione che unisce tradizione e promozione del territorio.

Il programma 2025 si aprirà venerdì 29 agosto con la suggestiva processione di Santu Srabadoeddu, quando le donne del paese di primo mattino porteranno a piedi la piccola statuetta del Santo da Cabras fino al villaggio di San Salvatore: un rito intimo e antico che introduce la comunità alla dimensione solenne delle giornate successive. A seguire, la celebrazione liturgica nell’Ipogeo e la processione eucaristica del 4 settembre daranno avvio al cuore spirituale della festa.

Il momento più atteso arriverà sabato 6 settembre con la spettacolare Corsa degli Scalzi: circa 900 devoti all’alba, vestiti di bianco e a piedi nudi, scorteranno di corsa il simulacro del Santissimo Salvatore lungo i sentieri che conducono al villaggio, creando un’immagine di straordinaria potenza visiva e simbolica, icona di grande tradizione identitaria.

Alla sera del giorno dopo, domenica 7 settembre, la festa toccherà il suo apice con il ritorno del simulacro a Cabras, ancora una volta accompagnato dagli scalzi in un corteo che rappresenta fede, devozione, tradizione, sacrificio personale.

L’8 settembre, con il rientro della statuetta di Santu Srabadoeddu si chiuderanno tutte le celebrazioni, un lungo percorso rituale che rinnova la linfa di questo grande patrimonio religioso, culturale e comunitario, capace di raccontare al mondo la forza viva delle tradizioni cabraresi.

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