«Scommettere sulla cultura e riportare ai fasti un’antica tradizione: è stata la carta vincente per Nurachi e siamo orgogliosi di aver fatto conoscere a moltissime persone, anche quest’anno, la nostra tradizione di cui andiamo fieri.»
A dichiararlo è il presidente della Pro Loco Roberto Ponti al termine dei quattro giorni di festa e rievocazioni storiche e religiose che hanno animato le vie di Nurachi per l’edizione 2022 de “Le Notti di Santa Lucia”.
Sono stati diversi gli eventi collaterali a cui ha dato vita la Pro Loco, in collaborazione con il comune di Nurachi. L’occasione è stata propizia per riportare in primo piano una mostra mercato Sonos de Mastros in cui i protagonisti sono stati gli artigiani che ancora svolgono lavori propri di un passato che non esiste più: i visitatori hanno potuto ammirare il lavoro del conciatore di pelli, la lavorazione del cuoio e si sono immersi nell’arte dell’intreccio, tipica di Nurachi e udito le note ancestrali delle launeddas.
Sono stati centinaia i visitatori che non sono mancati per “Un secolo di Santa Lucia”, un vero e proprio percorso negli anni addietro con l’esposizione delle fotografie storiche, gentilmente concesse da molte famiglie del paese, che conservano con cura i ricordi trascorsi de “Le Notti di Santa Lucia”.
Porte aperte per “Cantine in festa … Tre cantine, tre cantate, tre vini e tre piatti tipici della tradizione Nurachese”, un itinerario enogastronomico studiato con cura nei dettagli e molto apprezzato dai visitatori. Qui, tra le botti di legno e i muri in ladiri, sono stati ospitati Is Cantadoris a cimentarsi in canti di improvvisazione poetica, proprio come avveniva negli anni ‘60. Protagonisti anche il canto a chitarra, il canto a Sa Repentina e sa cantzoni lunga.
Antonio Caria


