L’amministrazione comunale di Cabras ha dato il via al primo lotto di lavori che prevedono la valorizzazione del percorso naturalistico e turistico intorno allo stagno di Cabras.
L’obiettivo, reso possibile grazie ai finanziamenti della Programmazione Territoriale regionale, per un totale di 950mila euro suddivisi in due lotti a cui si aggiunge un terzo progetto acquisito dal bando Gal per 180mila euro consentiranno di migliorare la qualità delle acque piovane intercettate dalla rete cittadina in ingresso nello stagno.
«Quello sul lungo stagno è un intervento al quale teniamo in modo particolare, perché opera sulla riqualificazione di una delle aree che maggiormente identificano Cabras, che oggi prende il via dopo un lungo e articolato percorso di progettazione e autorizzativo. Stiamo agendo su una zona a forte tutela ambientale e paesaggistica che ha richiesto un’attenzione particolare durante tutto l’iter preparatorio, iniziato nel 2019 con la firma degli Accordi e che adesso comincia a portare i suoi frutti», spiega il sindaco Andrea Abis.
L’operazione di riqualificazione appena avviata ripristina il camminamento pedonale e ciclabile partendo dalla via Gallura per arrivare alla piazza Stagno e proseguire con un secondo lotto di lavori fino all’area panoramica di Su Pottu. Il terzo intervento riguarda il trattamento delle acque piovane. Si tratta di una operazione che introduce un sistema di desabbiatura e filtraggio abbinato a una griglia per il trattenimento di oggetti e rifiuti, per una maggiore tutela ambientale delle acque dello stagno.
Si agirà inoltre sulla strada lungo stagno che collega via Messina e via Josto a via Gallura con il miglioramento della viabilità e della sosta e il ripristino del verde pubblico.
I lavori sono stati preceduti da una vasta operazione di pulizia autorizzata dall’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, con l’eradicazione delle specie vegetali infestanti e non autoctone, la canna comune e l’acacia saligna, associata a una costante rimozione dei rifiuti abbandonati lungo la riva dello stagno, luogo da sempre prediletto dagli incivili anche a causa del proliferare disordinato della vegetazione.
L’obiettivo, reso possibile grazie ai finanziamenti della Programmazione Territoriale regionale, per un totale di 950mila euro suddivisi in due lotti a cui si aggiunge un terzo progetto acquisito dal bando Gal per 180mila euro consentiranno di migliorare la qualità delle acque piovane intercettate dalla rete cittadina in ingresso nello stagno.
«Quello sul lungo stagno è un intervento al quale teniamo in modo particolare, perché opera sulla riqualificazione di una delle aree che maggiormente identificano Cabras, che oggi prende il via dopo un lungo e articolato percorso di progettazione e autorizzativo. Stiamo agendo su una zona a forte tutela ambientale e paesaggistica che ha richiesto un’attenzione particolare durante tutto l’iter preparatorio, iniziato nel 2019 con la firma degli Accordi e che adesso comincia a portare i suoi frutti», spiega il sindaco Andrea Abis.
L’operazione di riqualificazione appena avviata ripristina il camminamento pedonale e ciclabile partendo dalla via Gallura per arrivare alla piazza Stagno e proseguire con un secondo lotto di lavori fino all’area panoramica di Su Pottu. Il terzo intervento riguarda il trattamento delle acque piovane. Si tratta di una operazione che introduce un sistema di desabbiatura e filtraggio abbinato a una griglia per il trattenimento di oggetti e rifiuti, per una maggiore tutela ambientale delle acque dello stagno.
Si agirà inoltre sulla strada lungo stagno che collega via Messina e via Josto a via Gallura con il miglioramento della viabilità e della sosta e il ripristino del verde pubblico.
I lavori sono stati preceduti da una vasta operazione di pulizia autorizzata dall’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, con l’eradicazione delle specie vegetali infestanti e non autoctone, la canna comune e l’acacia saligna, associata a una costante rimozione dei rifiuti abbandonati lungo la riva dello stagno, luogo da sempre prediletto dagli incivili anche a causa del proliferare disordinato della vegetazione.
Antonio Caria