Sono stati approvati gli indirizzi operativi per l’erogazione dei contributi ai privati per abbattere le barriere architettoniche, con due importanti novità: vengono fissate le direttive per finanziare con i fondi regionali anche le costruzioni realizzate dopo il 1989, così come deciso dalla legge regionale 22, e vengono incrementati i contributi per i meno abbienti. Con la delibera approvata nel corso dell’ultima seduta di Giunta su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Aldo Salaris, viene infatti disciplinato il regolamento che dà a tutti gli effetti attuazione alla legge, per consentire anche a chi risiede in alloggi privati costruiti o integralmente recuperati sulla base di un progetto presentato dopo l’11 agosto 1989 di accedere ai contributi regionali del Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla pari degli inquilini degli alloggi costruiti prima di quella data.
Per preservare il principio di parità di trattamento, sia per l’accesso e sia per l’entità del contributo, verranno predisposte tre distinte graduatorie: quella per gli inquilini degli “Edifici Ante 1989”, finanziata sia con risorse regionali che statali e nel rispetto della normativa nazionale; quella per gli inquilini degli “Edifici Post 1989”, finanziata con risorse regionali e nel rispetto della normativa nazionale; quella per altri beneficiari a cui saranno destinati fondi regionali dopo il completo soddisfacimento delle prime due graduatorie. In quest’ultimo caso – e questa è un’altra delle novità apportate con la delibera approvata nel corso dell’ultima seduta di Giunta – saranno agevolate le fasce di reddito meno abbienti: verrà consentito l’accesso al contributo ai beneficiari già presenti nelle due graduatorie ma con un indicatore ISEE del nucleo familiare inferiore o uguale a 20.000 euro. Definite anche le fasce dell’indicatore ISEE (fascia A da 0 a 5.000 euro; fascia B da 5.001 a 10.000 euro; fascia C da10.001 a 15.000 euro; fascia D da 15.001 a 20.000 euro).