«Entro il 30 novembre il gruppo Todisco invierà ad Eni l’offerta vincolante per l’acquisto dell’impianto per la produzione di clorosoda di Macchiareddu. La voce preoccupata delle rappresentanze sindacali Eni, rivoltata alla Regione Sardegna ed al Ministero dello Sviluppo economico non deve restare inascoltata.»
Lo scrivono, in una nota, Michele Cossa e Sara Canu, consiglieri regionali del gruppo dei Riformatori sardi.
«Non possiamo permettere che le strategie messe in campo dal management e dal singolo imprenditore possano essere attuate in dispregio delle strategie della Regione, mettendo a repentaglio l’intero assetto industriale ed addirittura la sostenibilità del settore idropotabile sardo – aggiungono Michele Cossa e Sara Canu –. Nei prossimi giorni ci attiveremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per far comprendere alle più alte cariche di Eni ed al governo nazionale l’importanza strategica che Macchiareddu ricopre per l’intero sistema industriale insulare e nazionale – concludono Michele Cossa e Sara Canu -. Eni ritorni ad essere quello che è sempre stato per il nostro Paese e per la Sardegna, sieda al tavolo con le rappresentanze sindacali e la regione per discutere del mantenimento delle produzioni clorosodiche e delle necessarie verticalizzazioni produttive, da attuare con investimenti mirati e condivisi.»