«L’aeroporto di Cagliari e le aziende che vi operano sono fuori dai radar della Regione. Non si spiega in altro modo il disinteresse della Giunta rispetto ai 600 lavoratori interessati e alle richieste dei sindacati che da tempo chiedono un incontro per definire procedure chiare a tutela degli operatori.»
A dirlo sono i consiglieri Progressisti del Consiglio regionale.
«Nessuno, appena un anno fa, avrebbe potuto prevedere gli effetti del Covid sulla circolazione dei passeggeri – aggiungono i Progressisti -. È anche vero, però, come sottolineano i sindacati annunciando la manifestazione che si terrà nei prossimi giorni davanti al Consiglio regionale, che l’aeroporto di Elmas ha garantito anche nel periodo di maggior emergenza tutti i voli previsti dalle normative. L’operatività dello scalo, anche in termini di servizi a terra e sicurezza, è stata sempre garantita dalle aziende che, nel frattempo, a causa del ridotto numero di passeggeri, hanno lavorato in perdita. A pagare non possono essere i lavoratori.»
«La Regione non può venire meno al proprio ruolo: preoccupa invece il disinteresse rispetto a un settore strategico per la Sardegna, per il suo sviluppo economico e turistico – concludono i consiglieri Progressisti -. Inutile continuare a lanciare proclami in questa direzione se non ci si organizza per il dopo pandemia.»