Si è aperta oggi, al Teatro Doglio di Cagliari, la Conferenza Internazionale dell’Emigrazione sarda, organizzata dall’assessorato regionale del Lavoro. Un momento di confronto per capire come attualizzare e valorizzare il ruolo dei sardi nel mondo, anche alla luce dei cambiamenti avvenuti nell’ultimo ventennio e delle sfide globali odierne.
«Dopo quindici anni, sono orgoglioso di potervi accogliere in Sardegna, in occasione della Conferenza Internazionale dell’Emigrazione Sarda – ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas -. Un momento tanto atteso sia da voi, che da me, dall’intera Giunta Regionale. Non c’era giorno migliore di questo per celebrare questa Conferenza. Oggi è Sa Die de Sa Sardigna, il giorno dell’orgoglio e dell’identità sarda. So che venite da tutto il mondo e nel mondo vi siete fatti onore, spesso conquistando le vette più alte nelle professioni, nelle scienze, nelle arti, ognuno nel proprio ruolo e nel proprio lavoro, portando alto quel nome, Sardegna, che mai dal vostro cuore e dai vostri pensieri è scomparso.»
Il tema della prima giornata della Conferenza è “L’emigrazione sarda oggi”, domani il confronto proseguirà sul futuro dell’emigrazione e il ruolo che dovranno avere i circoli per testimoniare la millenaria cultura sarda alle nuove generazioni.
«I sardi nel mondo sono una grande risorsa – ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai – possiamo considerarli gli ambasciatori della Sardegna. I circoli nel tempo sono cambiati, sia in termini socio-demografici che economici, ma il loro attaccamento alla terra d’origine è rimasto intatto. Oggi, ancor di più è importante coinvolgerli per rilanciare il loro ruolo nel prossimo futuro.»
La Regione, accogliendo le proposte della Consulta regionale per l’emigrazione che all’unanimità ha espresso parere favorevole al programma, ha già approvato il programma annuale per l’emigrazione 2023, che prevede gli interventi a favore dell’associazionismo tra i sardi in Italia e all’estero e la ripartizione dei contributi annuali per le spese di funzionamento dell’attività dei circoli. Il piano introduce novità importanti, dall’aggiornamento dei criteri per la ripartizione del contributo annuale, in particolare in relazione al numero dei soci iscritti; alla concessione di un sostegno straordinario per quei circoli che nel 2022 abbiano realizzato attività ed eventi coerenti con la programmazione regionale in materia di emigrazione, al finanziamento di progetti per la valorizzazione dell’identità e della conoscenza della cultura sarda tra le giovani generazioni, all’erogazione di un contributo ai Comuni che corrispondono un rimborso ai lavoratori emigrati che intendano rientrare in Sardegna.
Partecipano alla Conferenza 99 circoli, di cui 57 provenienti dal resto dell’Italia, 24 dall’Europa (3 dall’Olanda, 3 dalla Spagna, 1 dalla Bulgaria, 8 dalla Germania, 1 dalla Polonia, 1 dalla Danimarca, 2 dalla Francia, 5 dalla Svizzera), 10 dall’America Meridionale (8 dall’Argentina e 2 dal Brasile),2 dal Canada, 3 dall’Australia, 1 dal Giappone, 2 dagli Stati Uniti, oltre ai rappresentati delle 5 associazioni di tutela e i presidenti delle 4 Federazioni (Italia, Svizzera, Argentina e Germania) e 12 membri della Consulta regionale per l’emigrazione.