16 consiglieri regionali di minoranza, primo firmatario il capogruppo di LEU Sardigna Daniele Cocco, hanno presentato una mozione sull’imminente chiusura delle filiali del Banco di Sardegna nei comuni di Bottidda e Giave e in altri 8 comuni della Sardegna.
«Il Gruppo BPER ha approvato un nuovo piano industriale che prevede l’immediata chiusura delle filiali del Banco di Sardegna di Bottidda e Giave ed in altri 8 comuni della Sardegna, trasferendo le attività (e i conti correnti bancari) presso le filiali di altri comuni – dice Daniele Cocco -. Il trasferimento in altre sedi delle attività bancarie svolte negli sportelli di 10 comuni della Sardegna comporterà un grave danno per i cittadini soprattutto per gli anziani e per le categorie più deboli, per chi ha difficoltà nell’effettuare spostamenti e per le famiglie più indigenti che dovranno affrontare ulteriori costi per gli spostamenti o, purtroppo, costretti alla rinuncia dei servizi e dei sostegni economici.»
«E’ fondamentale che l’organo amministrativo del Gruppo BPER, ed in particolar modo quello del Banco di Sardegna, valutino in maniera più precisa e aderente alle specificità della Sardegna la riorganizzazione aziendale e la distribuzione delle filiali nei territori – conclude Daniele Cocco -. Non è ammissibile che il piano industriale del Gruppo BPER in Sardegna comprenda la chiusura di 10 filiali senza valutare le inevitabili ripercussioni sociali ed economiche nei territori, il mantenimento di un servizio bancario non può esclusivamente basarsi su mere valutazioni economiche e di profitto.»
La mozione impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale ad assumere tutte le iniziative necessarie nei confronti del Banco di Sardegna, e del Gruppo BPER, al fine di scongiurare l’imminente chiusura delle filiali del Banco di Sardegna nei 10 comuni della regione.