«L’area marina protetta, il progetto che l’amministrazione comunale di Dorgali sta approvando, può, e deve essere secondo questo comitato popolare, un’occasione di crescita sociale della comunità di Dorgali e Cala Gonone. La tutela del territorio, del nostro territorio, è di importanza capitale affinché oltre questa generazione anche la prossima possa esercitare il diritto di vivere, godere e fruire, con il massimo grado di libertà possibile la nostra terra e il nostro mare, esattamente come è stato concesso a noi.»
A rimarcarlo è il Comitato Cittadino Area Marina Protetta Dorgali/Cala Gonone che aggiunge: «Siamo coscienti che l’attività economica degli ultimi decenni si sia sviluppata in modo frenetico e spesso disordinato, che il settore turistico sovreccitato dai vortici di un’economia vivace si sia distratto dalla sostenibilità, ma noi siamo Dorgalesi. Un popolo che con il territorio ha legami speciali, siamo quelli che, in epoche non sospette, hanno interrotto la strada costiera per le grotte del Bue Marino e per Cala Luna scongiurando lo scempio ambientale, quelli che vivono le campagne per lavoro e vantano le più durature cooperative agrarie, quelli che in campagna per passione ricostruiscono pinnettos e lo fanno perché chiunque li utilizzi liberamente».
«Siamo il popolo – spiegano dal comitato – che tutela il territorio dagli incendi, quelli capaci di fare autocritica su attività turistiche dannose per le coste e per l’entroterra mettendo al bando le moto d’acqua e limitando l’uso dei quad, quelli che ripristinano i sentieri dei caprai e dei carbonai per attraversarli, viverli e godere di due valori per noi vitali: la bellezza e la libertà. I nostri amministratori ci rappresentano e ben conoscono la sensibilità della popolazione, per queste ragioni pensiamo che un’importantissima iniziativa come l’area marina protetta necessiti della massima condivisione tra tutti i cittadini. La piena condivisione da parte della comunità rappresenta le fondamenta sulle quali costruire una iniziativa complessa quale è l’area marina protetta.»
«Si devono portare all’attenzione di tutti i cittadini – rimarcano ancora dal comitato – gli aspetti biologici e naturalistici da tutelare, le aree geografiche oggetto di limitazioni, si deve tenere conto delle consuetudini di fruizione del mare, della costa, e dell’entroterra da parte dei Dorgalesi ed analizzare le realtà economiche radicate sul territorio. Il ragionamento non può né deve rifuggire la complessità che richiede, solo un’analisi dettagliata del progetto di un’area marina protetta può evitare le profonde controversie e le pericolose derive in cui altri territori sono incorsi in fase di istituzione di aree poste sotto tutela.»
«Noi Dorgalesi – concludono dal comitato – siamo cittadini maturi, capaci di affrontare argomenti complessi che riguardano il bene comune e lo vogliamo fare nelle sedi e nei modi che garantiscano la piena e totale condivisione popolare. Pur riconoscendo agli amministratori del nostro Comune la volontà di rendere partecipe la cittadinanza con un incontro pubblico che, per le ragioni a tutti note, non si è potuto realizzare, riteniamo la consultazione proposta in via informatica assolutamente inadeguata in quanto non coinvolge la gran parte dei cittadini e non consente di approfondire nessuno degli argomenti cruciali. Auspichiamo che l’assemblea venga riconvocata possibilmente in presenza, ma siamo certi che questa amministrazione saprebbe trovare altre forme di comunicazione e consultazione capillare della cittadinanza.»
Antonio Caria