«La manifestazione di protesta in programma sabato sarà l’occasione per denunciare ancora una volta le problematiche della sanità oristanese. Il grave depauperamento dei servizi sanitari che negli anni ha interessato tutti gli ospedali della provincia di Oristano ha oltrepassato il livello di guardia e a subirne le conseguenze anche stavolta sono i cittadini. Uomini e donne che, a testimonianza della grande grande e diffusa preoccupazione, nei giorni scorsi in più di 10mila hanno sottoscritto una petizione. Lo sbilanciamento venutosi a creare tra servizio sanitario pubblico e privato, a favore di quest’ultimo, è diventato preoccupante. Alcune prestazioni specialistiche, infatti, non sono attualmente fruibili se non privatamente, e anche nei casi in cui sia possibile prenotare una visita specialistica nel pubblico o in convenzione, le tempistiche imposte dalle lunghe liste d’attesa finiscono col favorire gli operatori sanitari privati. Sono tanti gli esempi a dimostrazione di come l’assistenza sanitaria sia diventata “un lusso per pochi”. La stessa finalità dell’acquisto delle prestazioni in convenzione da parte della Regione non risulta quindi rispettata dal momento che le attività acquistate non stanno affatto offrendo una significativa risposta allo smaltimento delle liste d’attesa.»
Così il consigliere regionale del M5S Alessandro Solinas ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, alla Giunta e all’assessore della Sanità, per sapere quali atti e misure intendano adottare al fine di garantire l’abbattimento delle liste di attesa per le visite specialistiche, per gli esami diagnostici e per gli interventi chirurgici programmati nella provincia di Oristano.
«La situazione in cui versa l’ospedale San Martino è soltanto la punta dell’iceberg di una problematica che affligge tutti presidi sanitari del territorio. A questo proposito cito un grave episodio accaduto un mese fa, quando il sistema sanitario oristanese non è stato in grado di fornire le cure a un’anziana donna presentatasi al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino con una frattura al femore da operare con urgenza. I parenti della donna sono stati costretti ad accompagnarla al Marino di Cagliari, nonostante alla Casa di Cura Madonna del Rimedio, lo scorso maggio sia stato inaugurato il nuovo reparto di Ortopedia con l’obiettivo dichiarato di consentire agli oristanesi di poter accedere alle cure nel territorio – ha aggiunto Alessandro Solinas -. Bisogna garantire che l’attivazione di strutture sanitarie private in convenzione rappresenti un reale ausilio al sistema sanitario pubblico.»
Inoltre, considerata l’attuale situazione emergenziale catastrofica che coinvolge il Pronto Soccorso di Oristano, Alessandro Solinas propone alla Regione di valutare una richiesta di coinvolgimento indirizzata alle strutture private che dispongano di spazi idonei, o che abbiano facilità nell’attrezzarli.
«Queste strutture – conclude Alessandro Solinas – potrebbero essere utilizzate per le attività di contrasto al covid consentendo un alleggerimento del sistema sanitario pubblico al momento in grave sofferenza, specialmente in un territorio come Oristano in cui il Pronto Soccorso rasenta quotidianamente il livello di saturazione.»