Basta ad assembramenti e karaoke nei locali pubblici all’aperto. A dirlo è un’ordinanza emessa oggi dal sindaco Massimo Mulas per sospendere una categoria di eventi che può creare disagio o disturbo alla cittadinanza e prevenire il diffondersi della variante Delta del Coronavirus.
«Abbiamo chiesto agli esercenti la massima collaborazione – ha dichiarato il primo cittadino -. Le serate di karaoke non potevano trasformarsi in veri e propri concerti sulla pubblica via, dentro locali, e addirittura nei condomini. La vita notturna non può essere celebrata a scapito del resto della cittadinanza e non può minare la serenità di chi si alza presto per lavorare o ha problemi di salute. Ringrazio la gran parte degli esercenti che ha adottato comportamenti corretti ma purtroppo spiace constatare che c’è chi ha esagerato persistendo in scelte non rispettose. In queste settimane si è poi aggiunto il problema legato alla nuova ondata di Covid, che ci avrebbe riportato in zona gialla se proprio in questi giorni non fossero state cambiate le regole. Da questo punto di vista il karaoke si conferma una pratica rischiosa, perché porta tante persone a condividere lo stesso microfono. Dispiace assumere provvedimenti del genere alla vigilia di agosto, ma la salute viene prima di tutto insieme alla possibilità di continuare a far lavorare chi rispetta le regole.»
«Abbiamo chiesto agli esercenti la massima collaborazione – ha dichiarato il primo cittadino -. Le serate di karaoke non potevano trasformarsi in veri e propri concerti sulla pubblica via, dentro locali, e addirittura nei condomini. La vita notturna non può essere celebrata a scapito del resto della cittadinanza e non può minare la serenità di chi si alza presto per lavorare o ha problemi di salute. Ringrazio la gran parte degli esercenti che ha adottato comportamenti corretti ma purtroppo spiace constatare che c’è chi ha esagerato persistendo in scelte non rispettose. In queste settimane si è poi aggiunto il problema legato alla nuova ondata di Covid, che ci avrebbe riportato in zona gialla se proprio in questi giorni non fossero state cambiate le regole. Da questo punto di vista il karaoke si conferma una pratica rischiosa, perché porta tante persone a condividere lo stesso microfono. Dispiace assumere provvedimenti del genere alla vigilia di agosto, ma la salute viene prima di tutto insieme alla possibilità di continuare a far lavorare chi rispetta le regole.»
Antonio Caria