Il consigliere regionale Piero Maieli controreplica all’assessore della Sanità Armando Bartolazzi

Il consigliere regionale Piero Maieli controreplica all’assessore della Sanità Armando Bartolazzi in merito alle assegnazioni finanziarie alle ASL.
«Se da un lato accogliamo la conferma del carattere provvisorio delle assegnazioni comunicate alle ASL lo scorso ottobre, dall’altro non possiamo tacere le incongruenze e le contraddizioni che emergono in modo lampante – scrive Piero Maieli in una nota -. In particolare, ci chiediamo come sia possibile giustificare il taglio di risorse all’ASL di Sassari, che – come riportato nella delibera di giunta regionale n. 11/4 del 26.02.2025 di approvazione dei bilanci d’esercizio 2022 – ha chiuso con un utile di 11.776.704,81 euro, a fronte dell’ASL di Cagliari con un utile leggermente inferiore, pari a 10.018.577,64 euro, che invece non subisce alcun taglio? È evidente che non ci troviamo di fronte a un semplice “riequilibrio”, come sostiene l’assessore, ma a un intervento che appare fortemente penalizzante per alcuni territori. E se da Cagliari si parla oggi di “ripartenza delle attività delle ASL”, nel nostro caso sarebbe più onesto parlare di paralisi: una paralisi drammatica, che rischia di compromettere l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini, già messa a dura prova negli ultimi mesi.»
«Non si tratta di agitare teorie complottiste o alimentare polemiche sterili: si tratta di guardare ai numeri e alle conseguenze reali sui territori – aggiunge Piero Maieli –. Le comunità che oggi subiscono questi tagli hanno tutto il diritto di chiedere conto delle scelte fatte, e di pretendere trasparenza, equità e rispetto. Infine, respingo al mittente ogni tentativo di deviare l’attenzione verso responsabilità delle legislature passate – conclude il consigliere regionale di Forza Italia -. È dovere di ogni amministrazione rispondere del presente e assumersi la responsabilità delle scelte compiute oggi, nel rispetto dell’equilibrio territoriale e della trasparenza istituzionale, senza rifugiarsi in comode scorciatoie.»