I consiglieri regionali di LeU, Eugenio Lai e Daniele Cocco, hanno inviato una lettera al presidente della regione Christian Solinas con richieste molto chiare di provvedimenti da attuare nell’immediato per tutelare la salute dei sardi con posizioni forti nel contrasto al Covid-19, Coronavirus.
«Il momento è grave – sostengono Eugenio Lai e Daniele Cocco – è importante per tutte e tutti seguire le regole del Ministero per poter arginare i contagi, ma noi rappresentati delle istituzioni eletti dobbiamo essere all’altezza della situazione e prenderci la responsabilità per la salute di chi vive in Sardegna. Dobbiamo arginare la pandemia, per questo, nella lettera che troverete in allegato, chiediamo che il presidente Christian Solinas si attivi per risolvere questi quattro nodi, o talloni d’Achille, che non possono essere sottovalutati se vogliamo che il Covid-19 non dilaghi in Sardegna:
1. In numerosi presidi ospedalieri, come sottolineato anche ieri da consiglieri di vari schieramenti politici, mancano i dispositivi di protezione individuale per medici, infermieri e operatori sanitari. Chiediamo la fornitura di protezioni per loro e per i medici di base.
2. Ci giungono da più parti segnalazioni riguardanti la carenza di reagenti per effettuare i tamponi per il COVID-19. Crediamo che la Protezione Civile regionale debba segnalare al Commissario Nazionale l’urgenza di fornirne un numero adeguato per la Sardegna.
Per questo punto, vorremmo sottolineare che già ieri, abbiamo allertato il ministro Roberto Speranza di questa situazione.
3. Chiediamo la sospensione di tutte le esercitazioni militari in Sardegna. Numerosi sono i militari provenienti da tutte le parti del mondo, che in questi giorni continuano ad arrivare nella nostra Isola senza controlli medici adeguati
4. Chiediamo inoltre di valutare di emanare una ulteriore ordinanza presidenziale, di concordo con ANCI Sardegna, come è già stata predisposta dalla Regione Toscana (la n° 10 del 10/03/2020), per obbligare i non residenti in Sardegna a tornare presso la propria residenza, in maniera tale da evitare il collasso degli ospedali sardi in caso di emergenza.
Ci auguriamo, per il bene della Sardegna – concludono Eugenio Lai e Daniele Cocco -, che queste misure vengano prese in considerazione e attuate al più presto, di modo da salvaguardare il più possibile la nostra popolazione da quella che da ieri è stata dichiarata pandemia.»