«I consiglieri regionali del Partito democratico, sono solidali con i pazienti dell’ospedale Microcitemico e con le loro associazioni e condividono la protesta, sempre più attiva e condivisa dai cittadini sardi in merito allo scorporo previsto dalla legge sulla sanità. Una legge che, lo abbiamo detto e sostenuto con il nostro voto contrario in sede di discussione, interviene non sul miglioramento delle cure e sul potenziamento dell’offerta sanitaria in termini di risorse e innovazione, ma risponde a logiche di spartizione del potere.»
Lo hanno voluto sottolineare i consiglieri regionali del Partito Democratico che proseguono: «Evidenzia tutte le criticità di un provvedimento parziale che ridimensiona, scorpora, trasferisce reparti, ospedali e servizi impoverendo e pregiudicando la qualità e la serenità lavorativa e di cura di operatori e malati. Si tratta di un sostanziale ritorno alle vecchie otto ASL senza neppure una ricognizione minima indispensabile per l’individuazione di falle e limiti eventualmente riscontrati o riscontrabili. Si torna al passato con una scelta che privilegia la politica e i suoi interessi, mortificando la funzione che le è propria e che deve essere orientata ad anticipare e disegnare soluzioni e obiettivi, a risolvere i problemi invece che crearne di nuovi come, purtroppo, la protesta dei cittadini sotto il consiglio regionale, pacifica e civile ma certo determinata e forte, ha evidenziato ancora una volta».
Lo hanno voluto sottolineare i consiglieri regionali del Partito Democratico che proseguono: «Evidenzia tutte le criticità di un provvedimento parziale che ridimensiona, scorpora, trasferisce reparti, ospedali e servizi impoverendo e pregiudicando la qualità e la serenità lavorativa e di cura di operatori e malati. Si tratta di un sostanziale ritorno alle vecchie otto ASL senza neppure una ricognizione minima indispensabile per l’individuazione di falle e limiti eventualmente riscontrati o riscontrabili. Si torna al passato con una scelta che privilegia la politica e i suoi interessi, mortificando la funzione che le è propria e che deve essere orientata ad anticipare e disegnare soluzioni e obiettivi, a risolvere i problemi invece che crearne di nuovi come, purtroppo, la protesta dei cittadini sotto il consiglio regionale, pacifica e civile ma certo determinata e forte, ha evidenziato ancora una volta».
Antonio Caria