«Confesso che non mi sarei mai aspettata un’accoglienza così partecipata – spiega lei -. E non perché non conoscessi i sardi e la loro generosità. Non è stato un caso se la scelta di portare avanti questo progetto è ricaduta sulla Sardegna, terra che conosco e amo da anni. Qui c’è un’energia speciale, e anche una grande sensibilità verso tematiche di questa importanza.»
Il progetto nasce dall’esperienza di Artemixia con “Rosso indelebile”, un evento che quest’anno è giunto alla sua settima edizione e si inserisce in un percorso di sensibilizzazione artistica e sociale che da anni coinvolge comunità, scuole e istituzioni.
Orme d’ombra approderà a Cagliari lunedì 6 ottobre: nel corso della mattinata è prevista una camminata verso le torri del Prezzemolo e del Poetto, con le studentesse e gli studenti del liceo scientifico “L. B. Alberti” di Cagliari. La partenza è fissata per le 8,15 dalla stazione ferroviaria di piazza Matteotti.
Martedì 7 ottobre, invece, Rosalba Castelli incontrerà studentesse e studenti dell’Università di Cagliari (Campus di Sa Duchessa, ore 17; in caso di indisponibilità, l’evento si terrà al Parco di Monte Claro: aggiornamenti sui social di Orme d’ombra). Dopo un momento pubblico di confronto e riflessione, nel quale sarà portato un messaggio di memoria e contrasto alla violenza di genere, intorno alle 18.30 partirà una camminata pubblica per le strade della città insieme al movimento “Non Una di Meno – Cagliari”, in collaborazione con l’associazione culturale Baa bà. Saranno deposti i nastri di in memoria di Francesca Deidda, Ignazia Tumatis, Maria Dolores Cannas, Cinzia Pinna e Manuela Murgia. «Avremo con noi anche i nastri di Giuseppina Massetti, Maria Esterina Riccardi e Martina Gleboni, che porterò a Nuoro in memoria della strage avvenuta nel capoluogo barbaricino il 25 settembre 2024», precisa Rosalba Castelli.
Il progetto è in parte sostenuto dai fondi dell’8×mille della Chiesa Valdese e ha il patrocinio di: Regione Sardegna, Consiglio regionale della Sardegna, Città Metropolitana di Cagliari, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Torino, ministero della Giustizia (per il coinvolgimento della Casa circondariale “Lorusso e Cutugno”), oltre a numerosi Comuni sardi, associazioni e cooperative sociali.



















