Secondo i dati Istat, infatti, la Sardegna registra il tasso più basso di natalità in Italia (5,1 nati per mille abitanti) ed è anche una delle regioni meno ‘motherfriendly‘, cioè fra quelle che meno si impegnano a sostenere la maternità, come evidenziato dal rapporto di Save the Children che ogni anno include anche il cosiddetto ‘Indice delle Madri’. «La situazione è sempre più difficile, soprattutto negli ultimi mesi dell’anno si è particolarmente accentuata la variazione negativa delle nascite rispetto al 2019. A novembre il calo è del -8,2% e in quello di dicembre tocca addirittura – 10,3%. Ma nonostante ciò – aggiunge Roberto Deriu – Giunta Solinas non ha ancora messo in campo interventi a sostegno della natalità.»
Il consigliere regionale del Pd nel 2017 aveva messo nero su bianco una proposta di legge per combattere lo spopolamento sull’Isola: «Si era partiti da uno studio approfondito sul calo demografico nei 283 comuni sardi su 377 in cui la popolazione residente continuava a diminuire. Da lì era nata la proposta per incentivare un equilibrato sviluppo sociale, economico e produttivo, promuovendo la formazione di nuove famiglie attraverso interventi a sostegno della natalità».
Una svolta radicale, un investimento strategico e durevole. La proposta di legge, sottoscritta dai consiglieri regionali di Pd, LeU e Progressisti, è stata ripresentata nell’attuale legislatura ma giace da mesi presso la commissione sanità presieduta da Domenico Gallus.
«Senza una vera strategia, la Sardegna sarà costretta a vivere tutte le tragiche conseguenze e i costi sociali di un drastico e preoccupante ridimensionamento demografico, associato all’insostenibile invecchiamento della popolazione. Ecco perché – conclude Roberto Deriu – la Giunta regionale non può più ignorare questo fondamentale problema ma deve accelerare l’iter di approvazione della nostra proposta di legge, al fine di ridurre gli effetti devastanti, sia a livello economico che sociale, provocati dal crollo della natalità e dallo spopolamento.»