Sarà la sala Sassu del Conservatorio di musica “Luigi Canepa” di Sassari, lunedì 9 dicembre alle 20,30, ad ospitare l’ultima data del Festival Melos 2024. Giunta alla decima edizione, la rassegna organizzata dal Centro studi Saser si chiuderà con il pianista e compositore Roberto Piana in un appuntamento speciale: l’intero incasso del concerto sarà infatti devoluto all’AIL, Associazione italiana contro le leucemie.
Il programma della serata sembra seguire un filo conduttore basato sull’idea di trasformazione musicale e culturale. Molti brani, infatti, sono legati al concetto di rilettura di opere di altri compositori o di traduzioni di musica in contesti nuovi. Nel corso del concerto, il pubblico potrà apprezzare come il pianoforte possa diventare uno strumento di connessione e trasformazione tra epoche, stili e cultura: attraverso trascrizioni, elaborazioni e riletture, ogni composizione aggiunge una nuova prospettiva al materiale originale, creando un dialogo continuo tra il passato, il presente e le tradizioni popolari e colte. Roberto Piana proporrà quindi tre dei Six chants polonais de Frederic Chopin trascritti da Franz Liszt (n.5 Mes joyes , n. 2 Wiosna e n. 4 Bacchanal ), Notturno in do minore B108, Valse op. 69 n. 1 e Notturno “Lento con grande espressione” B49 di Frédéric Chopin, seguito da una composizione dello stesso Piana, Après une lecture del Liszt . Seguiranno La barcheta di Reynaldo Hahn, Il drago e Romance poudrée di Giulio Ricordi, prima di Asturiana e Danza rituale del fuoco di Manuel De Falla. Spazio alla musica francese con Mon légionnaire e Hymne à l’amour di Marguerite Monnot, resi celebri da Edith Piaf, in un’elaborazione di Roberto Piana, e alla tradizione argentina di Astor Piazzolla con El gordo triste e Libertango, anche questa in un’elaborazione dell’esecutore.