Con lo spettacolo dell’ensemble Terra d’Otranto dal titolo Tarantule, Antidoti e Follie domani, sabato 18 settembre, prende il via a Cagliari la XXVII edizione di Echi lontani, il festival che celebra la musica antica in alcuni posti tra i più incantevoli del capoluogo.
L’appuntamento è alle 20,30 nel Ghetto per una serata sulla terapia musicale del tarantismo, attraverso testi, musiche e danze originali del periodo barocco. La tarantella come danza terapeutica inaugurerà quindi la nuova edizione del festival, per un concerto che si pone come una sorta di rito propiziatorio per riportare il bene dopo l’ultimo, difficile, anno e mezzo.
Scrive nelle note di presentazione della serata Dariano Longo, direttore dell’ensemble protagonista domani: «Le prime informazioni della musica utilizzata per guarire i tarantati si trovano in opere del Medioevo: accanto agli Exempla di tradizione classica, cominciano a veder la luce diversi trattatelli, i De venenis, che cercano di approfondire l’argomento apportando ulteriori riflessioni sui poteri della musica, sulle cause del “male”, sul fenomeno osservato sul campo, sulle caratteristiche anatomiche della tarantola. (…) A partire dal Seicento la Tarantella diviene l’unica forma musicale presente nella terapia quasi a voler essere diventata la “summa” di tutte le altre: essa stessa si presenta in diverse forme e diversi “affetti” poiché i tarantati, e le stesse tarantole, non amano tutti la stessa melodia o la stessa pulsazione ritmica. ´interesse per questo fenomeno vede nei secoli successivi un continuo crescendo, fino a giungere nel periodo Barocco in cui molteplici sono stati i contributi di medici, scienziati, filosofi, storici e musicisti. Non è casuale che la maggior parte delle partiture a noi giunte si riferisca proprio a quest´ultimo periodo».