La Sardegna fa numeri da record, aumenti negli arrivi sia in bassa che in alta stagione. Grazie al marketing e voli, l’isola diventa popolare anche all’estero. Questo fenomeno comporta la molteplicità delle esigenze molto differenti tra loro per tipologia di turismo: balneare, sportivo, culturale a target come senior, family, molto diversi.
Assistiamo ad un incremento sia nel viaggio organizzato, quello fai da te e turismo di massa con le conseguenti problematiche nella congestione del traffico, la sempre più diffusa cafoneria, sulla quale occorre prestare attenzione e gestirle con professionalità. Il settore turistico ha la capacità di creare reddito e valore aggiunto in una destinazione quando esiste un equilibrio tra turisti- residenti-tradizioni-costumi, quando gli addetti al lavoro ricevono uno stipendio adeguato, quando si sentono appagati e realizzati.
C’è ancora molto da lavorare sulla promozione e vendita delle manifatture, la lavorazione della bottarga, le visite in cantine, orefici, caseifici per diversificare l’offerta. Trovare questo equilibrio non è semplice perché il mercato va al conto proprio, gli imprenditori, operatori ed amministrazioni hanno solo una marginale sfera d’influenza, questo andrebbe utilizzato con l’intelligenza. Con la consapevolezza collettiva comprendendo il ruolo di ogni singolo individuo con il proprio comportamento, adoperato, professionalità interferisce sul buon andamento quindi si ha la responsabilità individuale. Gli operatori con la propria professionalità, gli amministratori con le proprie scelte o non, turisti e residenti per il proprio comportamento. Questo può incidere in modo positivo oppure negativo, occorre accettare il fenomeno. Senza mentire a sé stessi.
Vorrei spendere alcune parole sulla città di Alghero ed i recenti avvenimenti. I dipendenti e addetti al lavoro devono essere tutelati nei confronti alle aggressioni, impensabile tollerare questo comportamento. Alghero necessita sicuramente regole certe similmente ad altre località perché il numero elevato delle presenze deve essere gestita. Bisogna però riconoscere lo sforzo dei lavoratori umili che silenziosamente si alzano quotidianamente per fornire servizio di qualunque genere.
Sono un grande sostenitore del turismo organizzato, caratterizzato da una percentuale più alta in termine di spesa ed interesse verso le peculiarità del territorio. Questo segmento usufruisce gli alberghi sia in bassa che in alta stagione. Un confronto curioso: La Gallura conta circa 45.000 posti letto alberghieri mentre il Nord-Ovest ne ha circa 16.000. Una differenza ampia, che dovrebbe far riflettere tutti. Questo territorio non ha bisogno di polemiche ma dialogo costruttivo e professionalità.
Patricia Petretto



















