La Direzione regionale FAI della Sardegna ha partecipato al XXIX Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che si è tenuto a Milano dal 7 al 9 febbraio scorsi per celebrare i 50 anni dalla nascita dell’istituzione.
Cinquant’anni di “Civile servizio” che la Fondazione ha svolto e continua a svolgere, in un ruolo di sussidiarietà a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, occupandosi della cura di luoghi speciali – settantadue Beni in tutta Italia – e della valorizzazione di migliaia di altri luoghi con iniziative come le Giornate FAI di Primavera e d’Autunno e I Luoghi del Cuore.
La delegazione regionale della Sardegna, guidata dalla presidentessa Monica Scanu – che da maggio 2024 è stata nominata tra i consiglieri del CDA del FAI – ha coinvolto i rappresentanti dei presidi territoriali dell’Isola: sono oltre tremila gli iscritti FAI in Sardegna, con 6 presidi territoriali di volontari attivi (4 delegazioni di Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro – e 2 gruppi – Olbia – Tempio Pausania e Ogliastra).
Il Faro di Mangiabarche ha ottime possibilità di scalare ulteriormente la classifica, mentre 2.500 voti è la soglia minima necessaria al Museo Liliana Cano per accedere al bando per la presentazione di un progetto di tutela, restauro o valorizzazione, come già accaduto negli scorsi anni a Ulassai (Museo a cielo aperto Maria Lai), e a Oristano (Monastero di Santa Chiara).
Sarà possibile votare per entrambi i luoghi online:
Faro di Mangiabarche http://bit.ly/42Rn4Ig ;
Museo diffuso Liliana Cano a Oliena https://bit.ly/3QdQEQM ;
oppure attraverso il voto cartaceo tramite le raccolte firme presso i banchetti durante le aperture in Giornata FAI in tutta la Sardegna, presso il Museo MACC a Calasetta, la sede della cooperativa Galaveras di Oliena e a breve presso i Comuni delle rispettive città.