«Un’emergenza fuori controllo, frutto della mancanza di una concreta strategia, che sta devastando le campagne isolane nonostante l’allarme rivolto dal Centro Studi Agricoli alla Regione.»
Lo sottolinea la deputata sarda del Gruppo Misto, Mara Lapia, che ha presentato ad un’interrogazione al ministro Stefano Patuanelli per chiedere di accertare le responsabilità dei ritardi nel contrasto del fenomeno.
«Ad oggi – spiega Mara Lapia – se ne contano almeno 22 per un totale di oltre 30mila ettari di campi: Ottana, Lei, Orotelli, Silanus, Dualchi, Sedilo, Bolotana, Orani, Sarule, Olzai, Sorradile, Nughedu Santa Vittoria, Noragugumese, Oniferi, Illorai, Esporlatu, Burgos, Bottida, Bono, Anela, Bultei e Benetutti. Il fenomeno, nei prossimi giorni continuerà ad interessare altre vaste porzioni di territorio in tutto il centro Sardegna, a causa della continua schiusa delle uova.»
«Centinaia di aziende agricole ed allevamenti sono in ginocchio – conclude Mara Lapia -. Sollecito la Regione a dichiarare senza indugi lo stato di calamità naturale: se così non fosse le conseguenze per tutto il sistema produttivo del Centro Sardegna rischiano di essere devastanti per l’intera economia dell’isola.»
Lo sottolinea la deputata sarda del Gruppo Misto, Mara Lapia, che ha presentato ad un’interrogazione al ministro Stefano Patuanelli per chiedere di accertare le responsabilità dei ritardi nel contrasto del fenomeno.
«Ad oggi – spiega Mara Lapia – se ne contano almeno 22 per un totale di oltre 30mila ettari di campi: Ottana, Lei, Orotelli, Silanus, Dualchi, Sedilo, Bolotana, Orani, Sarule, Olzai, Sorradile, Nughedu Santa Vittoria, Noragugumese, Oniferi, Illorai, Esporlatu, Burgos, Bottida, Bono, Anela, Bultei e Benetutti. Il fenomeno, nei prossimi giorni continuerà ad interessare altre vaste porzioni di territorio in tutto il centro Sardegna, a causa della continua schiusa delle uova.»
«Centinaia di aziende agricole ed allevamenti sono in ginocchio – conclude Mara Lapia -. Sollecito la Regione a dichiarare senza indugi lo stato di calamità naturale: se così non fosse le conseguenze per tutto il sistema produttivo del Centro Sardegna rischiano di essere devastanti per l’intera economia dell’isola.»
Antonio Caria