«È scandaloso che il comune di Sassari spenda oltre 15mila euro al mese per la sola guardiania del nuovo mattatoio di Truncu Reale, senza riuscire ad affidarlo in gestione e senza alcuna prospettiva di utilizzo immediato.»
La denuncia è di Tore Piana, ex consigliere regionale e iscritto attivista del Partito Sardo d’Azione.
Secondo quanto riportato dalla stampa e dai documenti comunali, l’affidamento a una società di vigilanza per 90 giorni è costato 51 mila euro, pari a circa 150 mila euro l’anno, mentre nei bilanci comunali risulta già iscritta una voce di spesa di 110 mila euro per la sola guardiania. «Una cifra spropositata e intollerabile – sottolinea Tore Piana – soprattutto considerando la utilissima funzione che avrebbe oggi tale struttura come ad esempio , la macellazione dei capi bovini eccedenti in Sardegna a causa del blocco movimentazione in altre regioni . Siamo come allevamenti di bovini in Sardegna in un periodo di grande difficoltà per il comparto zootecnico sardo, che deve affrontare emergenze come la dermatite nodulare bovina.»
Tore Piana evidenzia come nei prossimi mesi, a causa dei blocchi alla movimentazione dei bovini, il mattatoio potrebbe svolgere un ruolo strategico per la macellazione straordinaria in Sardegna, consentendo di valorizzare le carni sul mercato nazionale. «Le carni macellate in Sardegna possono essere vendute su tutto il territorio italiano, portando benefici economici immediati e contribuendo a risolvere i gravi problemi del comparto bovino isolano. Continuare a spendere 15 mila euro al mese per una semplice vigilanza è uno spreco insopportabile.»
«Bisogna che il comune di Sassari – conclude Tore Piana – individui rapidamente un macellatore ,possibilmente sardo, e gli affidi la gestione, anche solo per una cifra simbolica di 1.000 euro l’anno, questo farebbe risparmiare ben 149 mila euro l anno al comune di Sassari e renderebbe funzionante una struttura oggi completamente abbandonata, costata circa 10 milioni di euro ai cittadini sassaresi. Personalmente mi attiverò per portare al sindaco di Sassari entro settembre , una proposta concreta in questa direzione. Non è più tollerabile vedere risorse pubbliche sperperate mentre gli allevatori sardi sono in ginocchio.»



















