Un 22enne tunisino, ospite del centro di accoglienza di Monastir, sbarcato in Sardegna nel corso dell’estate appena trascorsa, è stato arrestato nel cuore della notte dai carabinieri di Capoterra per tentato furto in appartamento, sequestro di persona e porto di un coltello di genere proibito. Attorno all’una, una gazzella di quella Stazione mentre percorreva il centro abitato di Capoterra per un normale servizio di pattuglia, giungeva dalla centrale operativa del Comando Provinciale di Cagliari, da via Nuoro, un allarme di intervento innescato dalla chiamata al 112 di una ragazza disperata. Lei e i suoi genitori avevano sorpreso un intruso all’interno del loro appartamento che scappando aveva portato via le chiavi di casa rinchiudendoli dentro. Immediatamente, la pattuglia ha raggiunto lo stabile in questione ed i tre militari salivano di corsa le scale nella speranza di cogliere quell’uomo mentre si trovava ancora nell’area nel tentativo di furto. I militari hanno incontrato il giovane tunisino mentre scendeva le scale e lo hanno bloccato ammanettandolo, aveva addosso un coltello a serramanico di 21 cm. Era ancora in possesso del mazzo di chiavi dell’appartamento nel quale si era introdotto e, con una di quelle chiavi, i militari hanno liberato la famiglia che era rimasta prigioniera nel proprio domicilio. Raccolte le dichiarazioni delle vittime dell’episodio delittuoso, ancora in stato di shock, i militari hanno condotto l’immigrato in caserma e, dopo aver concordato il da farsi col pubblico ministero di turno, hanno arrestato il giovane in flagranza per i reati commessi.