Un’agenzia turistica che deve provvedere alla risoluzione di problemi di un gruppo di turisti turchi nel più breve tempo possibile. È stato il tema del gioco di ruolo in cui sono stati coinvolti alcuni giovani sardi di Cagliari, partecipanti al progetto Educational Live action role-playing to Italy Turkey, che hanno dovuto fare affidamento sulla propria capacità di risoluzione dei problemi e ricerca delle soluzioni per rendere la vacanza dei turisti qualcosa di indimenticabile nonostante le difficoltà presentatesi. Una prova pensata e costruita all’interno di un progetto Erasmus + con la Turchia, progettato da uno studio sardo con sede a Cagliari, L&P e uno turco, BAŞ-Arı Eğitim, con sede ad Ankara. È un percorso di crescita per ragazzi, e rende protagonisti i giovani coinvolti, sardi e turchi, in un’esperienza internazionale unica. L’obiettivo è la crescita e l’acquisizione di competenze che possono avvenire con metodi innovativi, i giochi di ruolo appunto, studiati e presentati ai ragazzi come delle vere e proprie sfide su cui cimentarsi, responsabilmente e in prima persona. Sono momenti che li vedono attingere al massimo dal loro bagaglio di capacità, con l’obiettivo non solo di valorizzarle e renderle produttive, ma anche di accrescere consapevolezza e migliorare l’autostima nelle sfide del futuro lavorativo dei protagonisti.
«Il tutto è stato sviluppato grazie al programma europeo Erasmus + – spiega Gabriella Longu, responsabile scientifico e legale rappresentante dello Studio L&P – che apre le porte a percorsi alternativi che coinvolgono i giovani e li portano al perfezionamento di competenze linguistiche, dalla capacità di lavorare in gruppo, trovare soluzioni, assumere il ruolo di leader.»
Soft skills messe alla prova quindi, con uno step concluso in Sardegna grazie alla collaborazione dell’Hotel MuMa di Sant’Antioco e l’area archeologica di Sant’Antioco.
«Il gruppo di giovani Erasmus+, tenace e determinato, ha lavorato e seguito il percorso in “virtù” di un ruolo in un gioco educativo di cui ignorava tutto – spiega ancora Gabriella Longu -. I ragazzi hanno accettato di “giocare al buio” fidandosi di Studio L&P e affidandosi ad Erasmus+, questo meraviglioso programma che ci permette di sperimentare, imparare, metterci alla prova scoprendo nuovi mondi, nuove persone e dandoci l’opportunità di guardare le cose di tutti i giorni anche con occhi europei.»
