La Sardegna, nei primi 9 mesi dell’anno in corso ha registrato un tasso di crescita pari a +1,13% che la posiziona al secondo posto nella classifica nazionale dietro soltanto al Lazio.
L’analisi emerge dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari, che mostra una maggiore vivacità imprenditoriale nel territorio di competenza della nuova Camera di Commercio di Cagliari ed Oristano durante il periodo luglio-settembre 2022 (tasso di crescita del +0,37% contro una media regionale del +0,29%) ma, allargando lo studio al periodo gennaio-settembre, è il nord Sardegna che evidenzia il miglior saldo tra iscrizioni e cessazioni, fenomeno che determina il più alto tasso di crescita tra i 4 territori camerali isolani.
Sotto questo profilo traina la crescita regionale il sistema imprenditoriale del nord Sardegna che, grazie a un saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio pari a 940 imprese, fa registrare un tasso del +1,69%. A livello regionale, considerando i primi 9 mesi di ogni anno, nel 2022 si sono iscritte circa 6.500 nuove attività, erano state meno solo nel primo anno di pandemia. Le cessazioni continuano a rimanere sempre molto basse, trend che conferma l’evoluzione degli ultimi anni.
Sotto il profilo settoriale nei primi 9 mesi del 2022 si confermano ottime le performance dei settori delle costruzioni, turismo, servizi e agricoltura. Purtroppo la conferma arriva anche per la brusca, quanto ormai strutturale, riduzione del numero delle imprese legate al commercio. Le attività di vendita al dettaglio sono le più colpite dall’emorragia di imprese. Nei 9 mesi mancano all’appello 353 attività, principalmente legate al commercio ambulante e agli «esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande». Nei servizi, oltre alle «attività immobiliari», si segnala una buona crescita dei «attività professionali e scientifiche» e delle «agenzie di viaggio, noleggio e servizi alle imprese».
L’analisi emerge dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari, che mostra una maggiore vivacità imprenditoriale nel territorio di competenza della nuova Camera di Commercio di Cagliari ed Oristano durante il periodo luglio-settembre 2022 (tasso di crescita del +0,37% contro una media regionale del +0,29%) ma, allargando lo studio al periodo gennaio-settembre, è il nord Sardegna che evidenzia il miglior saldo tra iscrizioni e cessazioni, fenomeno che determina il più alto tasso di crescita tra i 4 territori camerali isolani.
Sotto questo profilo traina la crescita regionale il sistema imprenditoriale del nord Sardegna che, grazie a un saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio pari a 940 imprese, fa registrare un tasso del +1,69%. A livello regionale, considerando i primi 9 mesi di ogni anno, nel 2022 si sono iscritte circa 6.500 nuove attività, erano state meno solo nel primo anno di pandemia. Le cessazioni continuano a rimanere sempre molto basse, trend che conferma l’evoluzione degli ultimi anni.
Sotto il profilo settoriale nei primi 9 mesi del 2022 si confermano ottime le performance dei settori delle costruzioni, turismo, servizi e agricoltura. Purtroppo la conferma arriva anche per la brusca, quanto ormai strutturale, riduzione del numero delle imprese legate al commercio. Le attività di vendita al dettaglio sono le più colpite dall’emorragia di imprese. Nei 9 mesi mancano all’appello 353 attività, principalmente legate al commercio ambulante e agli «esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande». Nei servizi, oltre alle «attività immobiliari», si segnala una buona crescita dei «attività professionali e scientifiche» e delle «agenzie di viaggio, noleggio e servizi alle imprese».
Antonio Caria



