«Non stupisce l’ultima fantasiosa trovata del Presidente e della Direzione del Parco di Porto Conte che, facendo riferimento allo stato di Emergenza da Covid-19, mentre il Paese e il Governo vanno nella direzione di un ritorno alla normalità in tutti i settori e ambiti di vita, si inventano un decreto con il quale stabiliscono che le riunioni degli organi del Parco si possano tenere anche in audioconferenza, videoconferenza e/o teleconferenza e per altro in una forma ibrida: alcuni consiglieri a casa Gioiosa e altri in collegamento esterno.»
Lo scrivono, in una nota, gli esponenti di Partito Democratico, Futuro Comune, Sinistra in Comune, Per Alghero e Movimento Cinque Stelle Alghero, che aggiungono: «Di fronte alle questioni da affrontare e le decisioni da assumere, da ultimo quelle legate al regolamento della Amp e alla pesca, ci attendiamo ben altri decreti e ben altre scelte dal management del Parco. Impieghino il loro tempo, piuttosto, a rispondere con celerità all’accesso agli atti presentato ieri dai consiglieri di opposizione e componenti dell’Assemblea dell’Ente.»
«Esprimiamo la nostra ferma contrarietà al Decreto del Presidente, che paleseremo con il deciso no in assemblea quando sarà portato a ratifica, e affermiamo convintamente che la sede prioritaria nella quale debbano svolgersi le riunioni degli organi del Parco sia esattamente la sede dell’Ente stesso – concludono dalle opposizioni -. Il Parco di Porto Conte ha necessità, oggi più che mai, di una guida politica seria e responsabile, di trasparenza, presenza e di un coinvolgimento assembleare ampio e continuativo. Se la maggioranza ha problemi a garantire lo svolgimento delle assemblee per assenze, più o meno giustificate, risolva i propri problemi senza scaricare sul Parco le proprie tensioni e senza ricorrere a sotterfugi e forzature normative per ovviare alla propria inadeguatezza.»
Lo scrivono, in una nota, gli esponenti di Partito Democratico, Futuro Comune, Sinistra in Comune, Per Alghero e Movimento Cinque Stelle Alghero, che aggiungono: «Di fronte alle questioni da affrontare e le decisioni da assumere, da ultimo quelle legate al regolamento della Amp e alla pesca, ci attendiamo ben altri decreti e ben altre scelte dal management del Parco. Impieghino il loro tempo, piuttosto, a rispondere con celerità all’accesso agli atti presentato ieri dai consiglieri di opposizione e componenti dell’Assemblea dell’Ente.»
«Esprimiamo la nostra ferma contrarietà al Decreto del Presidente, che paleseremo con il deciso no in assemblea quando sarà portato a ratifica, e affermiamo convintamente che la sede prioritaria nella quale debbano svolgersi le riunioni degli organi del Parco sia esattamente la sede dell’Ente stesso – concludono dalle opposizioni -. Il Parco di Porto Conte ha necessità, oggi più che mai, di una guida politica seria e responsabile, di trasparenza, presenza e di un coinvolgimento assembleare ampio e continuativo. Se la maggioranza ha problemi a garantire lo svolgimento delle assemblee per assenze, più o meno giustificate, risolva i propri problemi senza scaricare sul Parco le proprie tensioni e senza ricorrere a sotterfugi e forzature normative per ovviare alla propria inadeguatezza.»
Antonio Caria