Nell’antica regione cerealicola della Sardegna, in Trexenta, si trova la piccola capitale del grano duro: Guasila, con le sue colline dorate ed i suoi 2.657 abitanti, custodi di importanti tradizioni culturali, di riti legati alla devozione, di ricette antiche della cucina isolana, di siti archeologici di grande interesse. L’8 dicembre Guasila apre le porte del paese e i portoni delle case ai visitatori: un’importante giornata di festa durante la quale, grazie alla manifestazione di Saboris Antigus – per la nona edizione – potrà mettere in mostra le sue bellezze materiali e immateriali.
Guasila tra religione, tradizione e folklore. La comunità guasilese custodisce tradizioni antiche a metà fra religione e folklore, come accade per la celebrazione della Vergine Assunta, a metà agosto. La caccia alla giovenca – Sa cassa de s’achixedda – apre i festeggiamenti della Vergine Assunta, il 14 agosto: durante l’antico gioco rituale, un gruppo di giovani scapoli a cavallo deve riuscire ad afferrare al laccio una giovenca per le corna senza lasciarsi ostacolare dai cavalieri sposati. Il pomeriggio del 15 agosto si corre il Palio di Santa Maria, noto anche come ‘il Palio dei Comuni’: i fantini si sfidano in una gara a cavallo rigorosamente con una monta “a pelo”, senza la sella. Al vincitore viene consegnato un pregiato drappo con ricami in oro zecchino che raffigura la Vergine Assunta: sarà esposto per tutto l’anno nella sede del Comune premiato.
Foto di Ettore Cavalli