Si è conclusa con successo, nel suggestivo borgo di Villaurbana, la prima edizione del Festival della Filosofia, evento unico nel suo genere che ha celebrato l’opera e il pensiero di Antioco Zucca (1870-1960), filosofo dell’“infinito”, e ha segnato un momento simbolico e concreto di dialogo tra cultura, territorio e visione.
Per tre giorni, il paese si è trasformato in un laboratorio di pensiero e di pratiche condivise: una comunità che abita il borgo e, insieme, il pensiero. Ospiti provenienti da tutta la Sardegna hanno preso parte a tavole rotonde, percorsi esperienziali e incontri pubblici, dando vita a un intreccio fertile tra la dimensione filosofica e quella identitaria, legata alla cultura contadina e all’architettura tradizionale.
In particolare, il connubio tra la filosofia dell’abitare e l’abitare il territorio è stato il filo conduttore dell’intera manifestazione. Le riflessioni sul pensiero di Zucca si sono armoniosamente integrate con i temi della rigenerazione urbana, dello studio dei materiali locali – come la terra cruda – e delle tecniche costruttive sostenibili. L’obiettivo è stato chiaro: abitare il borgo con consapevolezza, e il pensiero con immaginazione.
Parte del progetto TRIGU – Festival Pane e Filosofia, questa prima edizione ha segnato l’inizio di un percorso in cui Villaurbana si propone come esempio virtuoso di come una piccola comunità possa diventare punto di riferimento per una proposta culturale autentica, capace di intrecciare tradizione e innovazione, memoria e futuro.