Un’altra porzione dall’alto valore paesaggistico e storico del lungomare cagliaritano sta per essere sottratta al degrado e destinata alla libera fruizione. È stata pubblicata la gara d’appalto per la realizzazione del Parco urbano della IV Regia in località Sa Scafa a Cagliari.
Un intervento, di circa 2 milioni di euro, che prevede la totale riqualificazione del complesso della Quarta Regia, risalente alla metà del XIV sec. (il nome si riferisce alla quarta parte del pescato che i pescatori lagunari versavano alle casse regie sotto forma di dazio fino al 1956) e utilizzata, fino a qualche anno fa, come luogo di rimessaggio delle reti ed osteria.
Il primo, recentemente completato con una spesa di circa 520mila euro, ha interessato il rifiorimento della scogliera frangiflutti a contenimento delle mareggiate e a protezione della torre e dell’area circostante.
Il secondo, i cui lavori dureranno 270 giorni, prevede opere di vera e propria riqualificazione e valorizzazione storico – paesaggistica del compendio di 11mila metri quadri, che diventerà un vero e proprio parco inclusivo, accessibile tutto l’anno, con percorsi diversificati, illustrati con pannelli didattici ed informativi che raccontano la storia del plesso e dell’habitat naturale circostante.
Diversi gli ambiti attorno ai quali si sviluppa l’iniziativa: l’Arena Torre Quarta Regia, l’Arena Belvedere, le Aree Eventi, i percorsi e l’area ingresso con i relativi corpi servizi.
L’intero complesso sarà dotato di servizi, scandito da percorsi e accessibile, da via dei Calafati, attraverso una viabilità, anch’essa riqualificata e dotata di adeguata illuminazione ed impianti di videosorveglianza, che costeggerà il canale interno. Lungo i margini stradali sarà inserita un’area parcheggi schermata da piante di essenze autoctone. Le essenze arboree scelte consentiranno di concretizzare anche un vero e proprio “restauro naturalistico” della zona, rinvigorendo alcune specie autoctone ancora presenti in misura residuale, pienamente compatibile con le esigenze di fruizione del parco.
Antonio Caria