«Se non riparte il centro della Sardegna, non riparte la Sardegna.» Con queste parole la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha aperto il suo intervento alla Conferenza regionale per le Politiche del Lavoro, tenutasi oggi a Nuoro, promossa dall’Assessorato del Lavoro con il supporto dell’ASPAL. Un’occasione di confronto per delineare le strategie necessarie al rilancio dell’occupazione e dell’economia dell’isola in cui la presidente ha annunciato che a Nuoro, il 14 marzo si terrà il forum Ambrosetti dedicato alle regioni.
Nel suo discorso, la presidente ha evidenziato le criticità e le opportunità che caratterizzano il sistema economico sardo, soffermandosi sulla necessità di affrontare il tema dei costi della manifattura e dell’industria, della logistica e della scarsità di competenze specializzate. «Dobbiamo interrogarci su come costruire un modello economico sostenibile e su quali settori puntare per garantire uno sviluppo duraturo e inclusivo», ha sottolineato.
Tra le leve strategiche individuate, Todde ha posto particolare enfasi sulla trasformazione agroalimentare, un settore con grandi potenzialità che, tuttavia, sta vivendo una contrazione nella superficie coltivata. «È necessario un cambio di passo affinché questa componente diventi centrale nel PIL dell’isola», ha dichiarato. Accanto all’agroalimentare, la presidente ha evidenziato il ruolo crescente del settore culturale, turistico e dei servizi, sottolineando l’importanza di un approccio integrato che valorizzi tutte le risorse disponibili. In questo contesto si inserisce la candidatura dell’Einstein Telescope, un’opportunità straordinaria ma «se non c’è un tessuto connettivo di attività che vanno dalle imprese, alle competenze dei lavoratori, al giusto supporto tecnico, scientifico e culturale della città e del territorio, questo progetto sarà probabilmente una enclave di ricercatori ma non avrà il riverbero nei territori che tutti ci aspettiamo in termini di economia».
La presidente ha inoltre affrontato il tema della trasformazione tecnologica, rimarcando come l’innovazione possa essere un motore di crescita solo se utilizzata strategicamente.L’intervento si è concluso con un forte appello alla costruzione di un nuovo patto per il lavoro, che coinvolga imprese, istituzioni e lavoratori in un percorso condiviso di sviluppo.