120mila ettari nel 2019, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2018, che collocano la Sardegna al settimo posto in Italia per le superfici biologiche.
Stando ai dati forniti da Coldiretti Sardegna, nell’isola le aziende agricole impegnate nel biologico sono circa 2mila. Le coltivazioni principali sono le colture foraggere (circa 16mila 500 ettari) e i cereali (oltre 6mila ettari).
«L’agricoltura biologica ha grosse potenzialità economiche come del resto confermano i numeri sui consumi nazionali e le importazioni – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. I consumatori sono attenti e consapevoli nell’acquisto del cibo e ricercano la qualità, come del resto conferma anche il successo dei nostri mercati di Campagna Amica, dove quotidianamente affermiamo e diffondiamo questa cultura. Ma proprio per questo è necessario rafforzare i controlli sui prodotti biologici importati affinché rispettino gli stessi standard di sicurezza di quelli Europei.»
«Controlli che devono tutelare i consumatori ma anche le imprese agricole che sono sempre più sensibili ad un’agricoltura sostenibile e certificata bio ed in particolare i giovani – ha aggiunto il direttore, Luca Saba -: molti hanno aziende multifunzionali che effettuano la vendita diretta con prodotti biologici, spesso frutto di processi virtuosi sostenibili innovativi.»
Stando ai dati forniti da Coldiretti Sardegna, nell’isola le aziende agricole impegnate nel biologico sono circa 2mila. Le coltivazioni principali sono le colture foraggere (circa 16mila 500 ettari) e i cereali (oltre 6mila ettari).
«L’agricoltura biologica ha grosse potenzialità economiche come del resto confermano i numeri sui consumi nazionali e le importazioni – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. I consumatori sono attenti e consapevoli nell’acquisto del cibo e ricercano la qualità, come del resto conferma anche il successo dei nostri mercati di Campagna Amica, dove quotidianamente affermiamo e diffondiamo questa cultura. Ma proprio per questo è necessario rafforzare i controlli sui prodotti biologici importati affinché rispettino gli stessi standard di sicurezza di quelli Europei.»
«Controlli che devono tutelare i consumatori ma anche le imprese agricole che sono sempre più sensibili ad un’agricoltura sostenibile e certificata bio ed in particolare i giovani – ha aggiunto il direttore, Luca Saba -: molti hanno aziende multifunzionali che effettuano la vendita diretta con prodotti biologici, spesso frutto di processi virtuosi sostenibili innovativi.»
Antonio Caria