«A seguito dei continui disservizi e di una situazione divenuta ormai insostenibile che, tra le altre cose, determina il pericolo di gravi ripercussioni anche sulla salute pubblica, causata dalla ormai cronica mancanza d’acqua, il Sindaco e la Giunta stanno valutando seriamente la possibilità di rivolgersi al Prefetto e rassegnare le dimissioni.»
Lo scrive, in una nota, il sindaco di Burcei, Simone Monni, che aggiunge: «Decisione sicuramente non presa a cuor leggero ma maturata e ragionata, visti tutti gli sforzi profusi a cercare soluzioni che sinora, purtroppo nonostante ci siamo dimostrati collaborativi oltre le nostre competenze,non hanno determinato il raggiungimento del risultato sperato».
«In questi mesi abbiamo lavorato a diverse soluzioni che, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo sottoponiamo all’attenzione di tutti – prosegue Simone Monni – interlocuzioni telefoniche costanti e numerose, diurne e notturne con responsabili e tecnici di Abbanoa, numerosi incontri nelle diverse sedi istituzionali, reperibilità telefonica h 24 dei componenti dell’amministrazione.»
«Di tutti gli interventi promessi nel breve periodo – denuncia Simone Monni – ad oggi non si vede nulla, se non qualche intervento tampone utile solo ad illuderci che l’acqua possa tornare ad essere quello che dovrebbe essere, ovvero un diritto e dunque un servizio continuativo.»
«Il Sindaco e la Giunta hanno lavorato continuamente affinché questo problema giungesse a soluzione in tempi ragionevoli e tra gli accordi presi possiamo ricordare l’impegno di Abbanoa a bonificare e utilizzare le fonti presenti in paese per tamponare eventuali disservizi della condotta principale e l’impegno ad impermeabilizzare definitivamente la condotta principale con la conseguente risoluzione definitiva delle perdite che avvengono ormai giornalmente –aggiunge Simone Monni -. Fatta salva la disponibilità degli operatori di Abbanoa, l’unica azione tangibile, però , è la presenza di un autobotte che in teoria dovrebbe sopperire alle esigenze di un intero paese. In realtà questa azione tampone è risultata totalmente insufficiente. Come sempre l’amministrazione ha lavorato al massimo delle proprie competenze per garantire il servizio dovuto a tutti i cittadini.
Alla luce di queste brevissime considerazioni però, riteniamo che nonostante il nostro continuo impegno, visto lo stato dell’arte, non possiamo non valutare seriamente di rassegnare le dimissioni, considerando che tutti gli sforzi profusi da parte nostra non hanno portato alla soluzione di un problema che noi per primi pretendiamo venga risolto. È una decisione difficile perché sappiamo essere supportati dalla maggioranza dei cittadini che non ci hanno fatto mancare la loro vicinanza, consapevoli di chi realmente ha la responsabilità di questa situazione (ovvero Abbanoa), a fronte dei soliti e pochi personaggi noti che non perdono occasione nel tentativo di screditare l’impegno e il lavoro dell’amministrazione con notizie false e tendenziose divulgate consapevolmente (e questi soggetti non sono scusabili) e non consapevolmente (a questi invece va la nostra umana comprensione) – conclude il sindaco di Burcei -. Sino all’ultimo minuto, comunque, sarà garantito il nostro impegno ed infatti anche domani saremo, come Giunta comunale, sotto il palazzo di Abbanoa per continuare la nostra protesta che come sempre sarà sicuramente civile ed educata ma non per questo meno forte.»
Antonio Caria
«In questi mesi abbiamo lavorato a diverse soluzioni che, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo sottoponiamo all’attenzione di tutti – prosegue Simone Monni – interlocuzioni telefoniche costanti e numerose, diurne e notturne con responsabili e tecnici di Abbanoa, numerosi incontri nelle diverse sedi istituzionali, reperibilità telefonica h 24 dei componenti dell’amministrazione.»
«Di tutti gli interventi promessi nel breve periodo – denuncia Simone Monni – ad oggi non si vede nulla, se non qualche intervento tampone utile solo ad illuderci che l’acqua possa tornare ad essere quello che dovrebbe essere, ovvero un diritto e dunque un servizio continuativo.»
«Il Sindaco e la Giunta hanno lavorato continuamente affinché questo problema giungesse a soluzione in tempi ragionevoli e tra gli accordi presi possiamo ricordare l’impegno di Abbanoa a bonificare e utilizzare le fonti presenti in paese per tamponare eventuali disservizi della condotta principale e l’impegno ad impermeabilizzare definitivamente la condotta principale con la conseguente risoluzione definitiva delle perdite che avvengono ormai giornalmente –aggiunge Simone Monni -. Fatta salva la disponibilità degli operatori di Abbanoa, l’unica azione tangibile, però , è la presenza di un autobotte che in teoria dovrebbe sopperire alle esigenze di un intero paese. In realtà questa azione tampone è risultata totalmente insufficiente. Come sempre l’amministrazione ha lavorato al massimo delle proprie competenze per garantire il servizio dovuto a tutti i cittadini.
Alla luce di queste brevissime considerazioni però, riteniamo che nonostante il nostro continuo impegno, visto lo stato dell’arte, non possiamo non valutare seriamente di rassegnare le dimissioni, considerando che tutti gli sforzi profusi da parte nostra non hanno portato alla soluzione di un problema che noi per primi pretendiamo venga risolto. È una decisione difficile perché sappiamo essere supportati dalla maggioranza dei cittadini che non ci hanno fatto mancare la loro vicinanza, consapevoli di chi realmente ha la responsabilità di questa situazione (ovvero Abbanoa), a fronte dei soliti e pochi personaggi noti che non perdono occasione nel tentativo di screditare l’impegno e il lavoro dell’amministrazione con notizie false e tendenziose divulgate consapevolmente (e questi soggetti non sono scusabili) e non consapevolmente (a questi invece va la nostra umana comprensione) – conclude il sindaco di Burcei -. Sino all’ultimo minuto, comunque, sarà garantito il nostro impegno ed infatti anche domani saremo, come Giunta comunale, sotto il palazzo di Abbanoa per continuare la nostra protesta che come sempre sarà sicuramente civile ed educata ma non per questo meno forte.»
Antonio Caria