«L’inammissibile ritardo dei risultati definitivi del Refresh, annunciato da Argea, tiene bloccati i pagamenti per centinaia di aziende agricole sarde che non possono espiare sulla propria pelle l’inefficienza della Regione.»
Sono le parole con cui Cia Sardegna denuncia l’ennesimo ritardo annunciato ieri da Argea nella conclusione del Refresh dal quale si attingeranno i dati utili per pagare gli aiuti richiesti dagli agricoltori isolani.
Sono circa 10mila le imprese coinvolte da questa ulteriore difficoltà, le aziende che aspettano i pagamenti sono allo stremo. In un momento storico particolarmente difficile a causa del sovrapporsi e prolungarsi di situazioni critiche come l’impennata dei costi delle materie prime, i conflitti armati in Ucraina e nel Medio Oriente e il rialzo dei tassi di interesse, le condizioni climatiche avverse, i pagamenti degli aiuti sono indispensabili alle imprese del comparto agricolo per sopravvivere.
Assistiamo invece agli ennesimi ritardi e incertezze di cui a farne le spese son sempre i soliti noti: le aziende agricole sarde, che da mesi attendono la liquidità spettante per dare un minimo sollievo alle economie aziendali.
Gli uffici Caa della Cia anche in questo scenario di assoluta emergenza, assicurano, come sempre, l’attività necessaria per il supporto agli organismi pagatori per le eventuali attività di correzione delle pratiche aziendali, al fine di non escludere nessuno.
Allo stesso tempo Cia Sardegna sollecita gli enti preposti, Argea e Agea, affinché si velocizzino le pratiche relative al Refresh e si sblocchino nell’immediato i pagamenti degli aiuti previsti per le aziende isolane.