Gli alleati del Partito Democratico fanno parte, non da oggi, dell’ossatura della coalizione progressista. Non si tratta di un alleato ambiguo, irresponsabile o opportunista. Ignorare le ragioni profonde della loro presa di posizione sarebbe un errore, soprattutto in una legislatura che ha davanti a sé altri quattro anni e dovrà, per il bene della Sardegna, centrare obiettivi ambiziosi.
Le ragioni di metodo che hanno portato a questo dissenso richiedono una riflessione seria e un cambio di passo: un coinvolgimento vero, sistematico e non estemporaneo, delle forze della coalizione e un’apertura concreta alla società sarda.
Una società, lo dimostra l’eccezionale partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile, viva e meritevole di essere ascoltata soprattutto da una coalizione progressista e democratica come quella che guida l’isola.
Il banco di prova più critico sarà proprio quello sulla sanità. In quel campo, più che in ogni altro, serve un recupero immediato del dialogo con chi ogni giorno garantisce il diritto alla cura, con i sindacati e con le associazioni dei pazienti. È necessario correggere alcuni errori e ricostruire un clima di fiducia indispensabile per non rendere vano ogni sforzo.
Un confronto sincero e un metodo di lavoro condiviso sono condizioni indispensabili per dare forza alla coalizione e garantire un percorso legislativo e politico fruttuoso e all’altezza delle aspettative dei cittadini sardi.
Francesco Agus
Presidente gruppo “Progressisti” in Consiglio regionale