Il Consiglio regionale ha rinviato il fermo della pesca dei ricci al 15 aprile 2022.
«Siamo stati tra i primi a richiedere che l’attività di pesca ai ricci non venisse sospesa senza aver prima chiarito le modalità di attuazione come previsto dalla legge regionale n. 17 del 2021», spiega Dario Giagoni, consigliere regionale e coordinatore della Lega in Sardegna, dopo il voto dell’Aula che ha di fatto sospeso il divieto.
«Agire in modo eccessivamente tempestivo rischiava, infatti, di rivelarsi solo dannoso per gli oltre 200 operatori del comparto la cui fonte di sostentamento è proprio l’attività di pesca. Sia chiaro – aggiunge Dario Giagoni -: non siamo contrari alla sospensione di per sé ma abbiamo voluto prima ascoltare le richieste delle associazioni di categoria e dei pescatori stessi. Un confronto aperto e costruttivo che le istituzioni dovrebbero sempre mettere in campo come abbiamo fatto noi della Lega.»
«Sulla stessa lunghezza d’onda anche io vicecapogruppo del Carroccio – dice Andrea Piras -. Già in occasione dell’audizione in Quinta Commissione dei rappresentanti del Consorzio Biotecnomares avevo espresso preoccupazione per la situazione che si stava andando a creare tra gli operatori del comparto. Il rinvio era a nostro avviso inevitabile per poter consentire di studiare al meglio le modalità per l’erogazione degli indennizzi a favore di pescatori professionali autorizzati e degli addetti all’ausilio e al soccorso imbarcati che rischiavano seriamente di non poter portare garantire il giusto sostentamento per sé e le rispettive famiglie già duramente colpite dalle restrizioni della Pandemia.»
«Speriamo adesso – conclude Andrea Piras – che questo rinvio del fermo consenta anche di accogliere un’altra delle richieste promosse dai professionisti: la certezza dei controlli contro l’abusivismo, unico strumento per consentire che questo sacrificio non sia vano.»