«Il Governo boccia la politica degli slogan della Giunta Solinas. La scelta del Consiglio dei Ministri di impugnare le due proposte di legge regionali sulla gestione della posidonia e sul Piano dei litorali conferma le criticità che avevamo sollevato nei mesi scorsi. Come già diverse volte sottolineato da noi, sia in Commissione che in Aula, i due provvedimenti contemplano alcune disposizione che risultano costituzionalmente illegittime, in quanto contrastanti con la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e tutela del paesaggio.»
Con queste parole i consiglieri regionali Maria Laura Orrù e Antonio Piu, del gruppo dei Progressisti, commentano la decisione del Governo di impugnare, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, le leggi regionali numero 1 e 3 del 21 febbraio 2020.
«Le due normative sono state un atto di arroganza dell’esecutivo Solinas – dichiarano Maria Laura Orrù e Antonio Piu – la dimostrazione che dietro questa operazione non c’è sostanza ma solo un insieme di slogan. Noi li avevamo messi in guardia: non si può legiferare sui chioschi nelle spiagge bypassando l’adozione degli adeguati strumenti urbanistici; e nell’altro caso, non si può considerare la posidonia un rifiuto, mettendo da parte i pareri della comunità scientifica, contrari all’utilizzo di mezzi meccanici sugli arenili, e ignorando le due circolari del ministero dell’Ambiente, che incoraggiano il mantenimento e il riutilizzo in loco della posidonia presente sulla spiaggia come strumento naturale di difesa dell’erosione costiera. Sono andati avanti con cocciutaggine e con quale risultato? Ora dovremo aspettare per mettere la parola fine sui commi giustamente impugnati e poter dare una risposta ai sardi su due materie cruciali per la Sardegna e le sue coste. Nel frattempo, chi lavora nelle spiagge continuerà a farlo in un clima di totale incertezza.»
Gli esponenti del bruppo dei Progressisti ribadiscono come non ci sia alcun pregiudizio nei confronti dei gestori dei chioschi: «Si tratta di un settore fondamentale dell’economia turistica isolana, che necessita di essere valorizzato e sostenuto. Proprio per questo desideriamo che la loro attività venga normata nel migliore dei modi, riconoscendo anche le specificità di ogni territorio: quali sono gli arenili urbani dove è possibile lasciare i chioschi tutto l’anno, e quelli dove invece è necessaria una presenza stagionale per favorire il ciclo naturale di vita della spiaggia. Come gruppo siamo sempre a disposizione per ragionare insieme e trovare le soluzioni legislative più efficaci per dare regole certe a questo settore».