Sei pazienti affetti da autismo, provenienti da Ploaghe e ricoverati nella struttura “Opera Gesù Nazareno Srdsa Autismo”, spostati nella residenza “I Mandorli”, non accreditata come struttura socio-sanitaria per pazienti con disturbi dello spettro autistico, nel polo di Rizzeddu a Sassari.
Sulla vicenda interviene il consigliere regionale dei Progressisti, Antonio Piu: «Questi trasferimenti necessitano di interventi e tempistiche che sono essenziali per conoscere le caratteristiche dei pazienti e acquisirne la fiducia: si tratta di soggetti che richiedono cure particolari e che non sono in grado di sopportare cambiamenti repentini delle loro abitudini senza un adeguato tempo di adattamento e senza l’adozione di opportune cautele. Parliamo degli stessi pazienti che, nel corso del 2020, vennero accolti presso l’Opera Gesù Nazareno, su richiesta di Ats, provenienti dalla struttura del San Giovanni Battista di Ploaghe e per i quali, per favorire un trasferimento progressivo, efficace e meno traumatico, l’equipe riabilitativa dell’“Opera Gesù Nazareno” ha impiegato due mesi di tempo per confrontarsi con quella dimettente, per acquisire le informazioni e la documentazione dei pazienti in questione, per formare gli operatori del centro. I familiari dei pazienti coinvolti hanno espresso la loro preoccupazione in merito alla capacità della struttura accogliente di assicurare lo stesso livello di assistenza e cura ai propri congiunti, lamentando nel contempo una mancata comunicazione in merito al percorso terapeutico e ai servizi garantiti».
Antonio Piu ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale e interviene anche sul futuro dell’Opera Gesù Nazareno: «È una delle due strutture esistenti in Sardegna, l’unica del nord dell’Isola, accreditata per pazienti con disturbi dello spettro autistico: offre interventi di assistenza tutelare ed educativo-riabilitativi integrati (prestazioni e attività educative, riabilitative, occupazionali, ludiche, culturali e formative, individuali o di gruppo, tali da garantire un impegno attivo di almeno 5 ore giornaliere) e prestazioni sanitarie programmate di media intensità in relazione alle specifiche esigenze dell’utenza. Il trasferimento dei pazienti, nel caso di mancato reintegro a breve nel Centro di altri pazienti, porterebbe l’Opera Gesù Nazareno a una rivisitazione e riduzione del personale in organico, con possibili gravi ripercussioni sulla sopravvivenza della stessa struttura».
Antonio Piu ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale e interviene anche sul futuro dell’Opera Gesù Nazareno: «È una delle due strutture esistenti in Sardegna, l’unica del nord dell’Isola, accreditata per pazienti con disturbi dello spettro autistico: offre interventi di assistenza tutelare ed educativo-riabilitativi integrati (prestazioni e attività educative, riabilitative, occupazionali, ludiche, culturali e formative, individuali o di gruppo, tali da garantire un impegno attivo di almeno 5 ore giornaliere) e prestazioni sanitarie programmate di media intensità in relazione alle specifiche esigenze dell’utenza. Il trasferimento dei pazienti, nel caso di mancato reintegro a breve nel Centro di altri pazienti, porterebbe l’Opera Gesù Nazareno a una rivisitazione e riduzione del personale in organico, con possibili gravi ripercussioni sulla sopravvivenza della stessa struttura».
Antonio Caria