«È inaccettabile il silenzio istituzionale che continua a gravare sulla vicenda degli Operatori Socio Sanitari (OSS) del Sulcis Iglesiente, di Sassari e dell’Ospedale Brotzu, ai quali – nonostante i requisiti previsti dalla legge – non è stato garantito il percorso di stabilizzazione. Da mesi, come legale incaricato, ho formalmente diffidato i Commissari straordinari delle ASL competenti e l’Aassessore regionale alla Sanità, dott. Bartolazzi, senza ricevere alcun riscontro.»
Lo scrive, in una nota, l’avv. Carla Cuccu.
«Si tratta di una quindicina di OSS che, con dedizione e professionalità, hanno prestato servizio in prima linea, anche durante le fasi più critiche della pandemia da Covid-19, e che oggi vedono negato il diritto alla continuità lavorativa, nonostante la normativa nazionale e regionale riconosca esplicitamente questa possibilità – aggiunge Carla Cuccu -. Durante l’emergenza pandemica, questi operatori hanno lavorato con zelo, coraggio e assoluta professionalità, rischiando quotidianamente la propria vita per garantire assistenza ai pazienti, quando, spesso e volentieri, personale già assunto a tempo indeterminato disertava il lavoro per paura del contagio e per l’eccessivo carico di lavoro. Gli OSS coinvolti hanno dimostrato un senso del dovere e un’attitudine al sacrificio che meriterebbero oggi non solo riconoscenza morale, ma anche un adeguato riconoscimento contrattuale e la certezza di un futuro professionale stabile. Il D.Lgs. 234/2021 e le successive disposizioni, inclusi gli aggiornamenti introdotti dal Decreto Milleproroghe 2025, consentono la stabilizzazione del personale sanitario a tempo determinato che abbia maturato i requisiti di servizio previsti. Eppure, anziché procedere con l’assunzione di queste figure professionali già formate e operative, si assiste ad un crescente ricorso a contratti esterni e a soluzioni precarie, con evidente danno per la qualità e la stabilità del sistema sanitario sardo.»
«Non si può tollerare che operatori essenziali, che ogni giorno garantiscono assistenza e dignità ai pazienti, vengano ignorati dalle istituzioni. Chiedo pubblicamente all’assessore Bartolazzi e ai Commissari straordinari delle ASL interessate di spiegare le ragioni di questa inaccettabile inerzia e di avviare immediatamente le procedure di stabilizzazione, come previsto dalla legge», prosegue Carla Cuccu.
L’avv. Carla Cuccu ribadisce che «in assenza di un tempestivo intervento, proseguirà nelle azioni legali a tutela dei diritti dei lavoratori e per il riconoscimento della loro professionalità, ricordando che il diritto al lavoro e alla salute sono principi fondamentali sanciti dalla Costituzione».