«I competenti organi sanitari a causa della mancanza di personale oltre a non predisporre in tempi utili i necessari atti volti ad attribuire il relativo status ai soggetti risultati positivi al Covid-19 o a coloro che potrebbero essere stati esposti a detto agente virale, cosa ancor più grave, non riescono a emettere i certificati attestanti l’avvenuta guarigione dei medesimi. Appare evidente che tale condizione sta creando gravi problemi di carattere sociale ed economico, in quanto la completa assenza di tale documentazione non permette alle persone “ristrette” a causa del virus né di giustificare la loro assenza dal lavoro, scuola etc., né di potervi tornare.»
Lo ha dichiarato il sindaco di Silanus, Gian Pietro Arca, che aggiunge: «Occorre immediatamente porre fine alla illecita privazione della libertà personale perpetrata, soprattutto, nei confronti delle persone segnalate come “contati stretti asintomatici”, le quali, nonostante non presentino sintomo alcuno, abbiano osservato diligentemente un periodo di quarantena di 10-14 giorni dall’ultima esposizione e sono risultate negative al test antigenico, si trovano costrette a restare a casa oltre il tempo necessario, come se nei loro confronti sia stata emessa una misura cautelare da parte dell’autorità giudiziaria».
«La soluzione al problema per me è – conclude il primo cittadino di Silanus – potenziare immediatamente il Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’A.S.S.L. di Nuoro, e per quanto concerne il territorio del Marghine quello di Macomer che, allo stato, risulta completamente inefficiente a causa della vergognosa carenza di personale e attribuire tale compito ai medici di Medicina Generale che più di tutti, posto che conoscono la storia clinica dei propri assistiti meglio di chiunque altro, possono valutare se revocare o meno lo stato di isolamento o quarantena.»
Antonio Caria