Un piano straordinario per la sanità delle aree interne è quanto chiede, attraverso una lettera inviata all’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi, dalla presidente di Anci Sardegna, Daniela Falconi.
«La Sardegna in questi giorni piange la scomparsa di Maddalena Carta, la dottoressa di Dorgali che ha sacrificato la propria vita pur di non abbandonare i suoi pazienti – ha detto Daniela Falconi -. La sua storia è un esempio luminoso di dedizione e altruismo, ma anche un grido d’allarme: racconta la solitudine di tanti professionisti che, nei territori più fragili, tengono in piedi ogni giorno un sistema che scricchiola.»
«Negli ultimi giorni, altri fatti drammatici ci hanno scosso – ha aggiunto Daniela Falconi -: ad Aritzo, un uomo ha perso la vita e la guardia medica era chiusa; a Isili, il pronto soccorso ha dovuto sospendere l’attività per mancanza di medici. Non sono episodi isolati: sono la fotografia di un sistema in crisi. Le comunità più piccole stanno pagando il prezzo più alto.
La distanza, la carenza di personale, la chiusura dei presidi sanitari: tutto questo sta compromettendo il diritto alla salute nelle aree interne. E questo non possiamo accettarlo.»
Daniela Falconi chiede la riapertura e il potenziamento di pronto soccorso e guardie mediche; il rafforzamento della medicina territoriale, con personale stabile e adeguato più prevenzione, più accesso alle cure, meno diseguaglianze.
«Non si tratta solo di organizzazione sanitaria: si tratta di salvaguardare vite umane e il futuro delle nostre comunità – ha concluso Daniela Falconi -. Per questo ho chiesto di convocare con urgenza un incontro con i sindaci dei comuni sede di piccoli ospedali e con i presidenti delle Conferenze socio-sanitarie territoriali.»
Antonio Caria
«Negli ultimi giorni, altri fatti drammatici ci hanno scosso – ha aggiunto Daniela Falconi -: ad Aritzo, un uomo ha perso la vita e la guardia medica era chiusa; a Isili, il pronto soccorso ha dovuto sospendere l’attività per mancanza di medici. Non sono episodi isolati: sono la fotografia di un sistema in crisi. Le comunità più piccole stanno pagando il prezzo più alto.
La distanza, la carenza di personale, la chiusura dei presidi sanitari: tutto questo sta compromettendo il diritto alla salute nelle aree interne. E questo non possiamo accettarlo.»
Daniela Falconi chiede la riapertura e il potenziamento di pronto soccorso e guardie mediche; il rafforzamento della medicina territoriale, con personale stabile e adeguato più prevenzione, più accesso alle cure, meno diseguaglianze.
«Non si tratta solo di organizzazione sanitaria: si tratta di salvaguardare vite umane e il futuro delle nostre comunità – ha concluso Daniela Falconi -. Per questo ho chiesto di convocare con urgenza un incontro con i sindaci dei comuni sede di piccoli ospedali e con i presidenti delle Conferenze socio-sanitarie territoriali.»
Antonio Caria


















