Sono due i focolai confermati di Dermatite Nodulare Contagiosa nei bovini, a Orotelli, e altri due in attesa dei risultati dell’Istituto zooprofilatico, a Osidda e Bitti.
La conferma è arrivata nel corso delle audizioni degli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, nella riunione in seduta congiunta delle commissioni quinta e sesta, convocate d’urgenza per fare il punto sulla nuova emergenza della sanità animale in Sardegna.
Confermato il blocco totale della movimentazione dei bovini, nel raggio di venti chilometri, nelle zone dove è accertata la presenza del virus, con una zona di sorveglianza estesa per cinquanta chilometri, con controlli in tutte le aziende da parte dei servizi veterinari delle Asl.
Per quanto attiene la profilassi si ipotizza il ricorso al vaccino («esiste ed è prodotto in Europa e si tratta di un vaccino a virus vivo attenuato», ha affermato l’assessore della Sanità) ma le decisioni, trattandosi di una malattia di tipo A (malattie non presenti nell’Ue e per cui è richiesta l’eradicazione immediata) saranno concordate con il ministero e in linea con i dettati di Bruxelles («i commissari dell’Unione Europea sono già in Sardegna nelle aree dove sono stati accertati i casi di dermatite bovina», ha dichiarato l’assessore Armando Bartolazzi). Sui danni economici patiti dagli allevatori si è incentrato l’intervento dell’assessore dell’Agricoltura, Gianfranco Satta, che ha stimato in circa 5 milioni di euro l’ammontare dei sostegni da destinare agli allevatori soggetti al blocco della movimentazione.
Antonio Caria