«In un momento segnato da una crisi sanitaria senza precedenti oltre duemila 500 famiglie residenti a Silì si ritroveranno senza medico di base, private di un punto di riferimento fondamentale, di una figura che deve essere garantita in ogni Paese dotato di un servizio sanitario pubblico. É facile immaginare i gravi disagi che vedranno coinvolta tutta la popolazione della frazione oristanese, ma penso soprattutto agli anziani che saranno costretti a mettersi in viaggio per raggiungere l’ambulatorio più vicino. E penso soprattutto a tutti coloro che non avendo i mezzi per poterlo fare si troveranno in grave difficoltà. Non possiamo accettare che l’ambulatorio di via Martiri del Congo resti chiuso a lungo. La Regione ha l’obbligo di attivarsi con urgenza affinché il servizio venga reso operativo nel più breve tempo possibile.»
A chiederlo è il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas, che aggiunge: «Stiamo già lavorando a un’interrogazione urgente all’assessore alla Sanità affinché si trovi al più presto un sostituto al medico di base di Silì andato in pensione. Non occorre ricordare che siamo nel pieno di una Pandemia e che proprio in questi giorni la curva dei contagi ha ricominciato a salire. Con l’arrivo dei primi freddi cresce inoltre la preoccupazione legata al riconoscimento dei sintomi da cCovid. In questa situazione avere un confronto con il medico di base è fondamentale. Tutti devono avere la possibilità di chiedere un consulto e di farsi visitare nell’ambulatorio di zona, rapidamente e in sicurezza. Che si tratti di giovani, adulti o anziani, nessuno deve essere lasciato solo».
A chiederlo è il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas, che aggiunge: «Stiamo già lavorando a un’interrogazione urgente all’assessore alla Sanità affinché si trovi al più presto un sostituto al medico di base di Silì andato in pensione. Non occorre ricordare che siamo nel pieno di una Pandemia e che proprio in questi giorni la curva dei contagi ha ricominciato a salire. Con l’arrivo dei primi freddi cresce inoltre la preoccupazione legata al riconoscimento dei sintomi da cCovid. In questa situazione avere un confronto con il medico di base è fondamentale. Tutti devono avere la possibilità di chiedere un consulto e di farsi visitare nell’ambulatorio di zona, rapidamente e in sicurezza. Che si tratti di giovani, adulti o anziani, nessuno deve essere lasciato solo».
Antonio Caria