«Sia dalla check list allegata alla documentazione, sia dalla relazione inviata dalla Regione Sardegna emergono forti criticità. Così il ministero della Salute lo scorso 15 gennaio ha risposto alla richiesta di deroga per il Punto Nascita di La Maddalena presentata dall’assessore della Sanità Mario Nieddu. Son ben sette, infatti, le carenze sottolineate nel documento. Sette bacchettate che ben descrivono le motivazioni per le quali il Ministero ha le mani legate per quanto riguarda la concessione di una deroga permanendo le attuali condizioni di insicurezza.»
Lo si legge in una nota del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: «Nel Punto Nascita di La Maddalena stando a una stima meramente tecnica relativa alla presenza degli standard di adeguatezza, sono diversi i rilievi mossi alla nostra Regione ed evidenziati nella missiva: in primo luogo l’assenza di un organico completo, in grado di garantire la guardia h24; è presente una sola sala travaglio/parto; la sala operatoria non è a norma; gli esami di laboratorio non sono garantiti h24; le apparecchiature per eseguire TC e RMN non sono utilizzabili h24; in merito alla gestione del sangue, il Punto Nascita dispone di una frigoemoteca con sei unità di sangue per le emergenze (le urgenze e le richieste programmate vengono inviate al Centro trasfusionale di Olbia, e il tempo minimo per la disponibilità di sangue in elicottero è di un’ora e mezza, in ambulanza di due ore e mezza); è presente un unico ambulatorio utilizzato per fare accettazione, visite, ecografie».
«Sono queste le reali motivazioni per le quali non è stato possibile esprimere parere positivo – conclude Roberto Li Gioi -. Il Ministero, infatti, ha evidenziato che la Regione Sardegna dovrà fornire garanzie concrete, con adeguata tempistica in merito al reclutamento delle figure professionali necessarie, e un cronoprogramma dettagliato del completamento dell’adeguamento della struttura ai requisiti strutturali e di sicurezza previsti dalla normativa. In considerazione della particolare condizione di disagio in cui versano i cittadini maddalenini, il Ministero ha dato alla Regione un’ulteriore possibilità per poter adeguare il Punto Nascita isolano agli standard previsti, evitando di esprimersi con un diniego definitivo. Quindi, documenti alla mano, oggi possiamo dire che le dichiarazioni dell’assessore Mario Nieddu che liquidò la risposta del Ministero parlando di estenuante rimpallo con un’ulteriore richiesta di approfondimenti, appaiono completamente infondate oltre che un tentativo di minimizzare la gravità della situazione. Una gravità confermata anche dal parere negativo del Comitato Percorso Nascita Regionale che si espresse con 8 voti contrari e solo 5 favorevoli.»
Lo si legge in una nota del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: «Nel Punto Nascita di La Maddalena stando a una stima meramente tecnica relativa alla presenza degli standard di adeguatezza, sono diversi i rilievi mossi alla nostra Regione ed evidenziati nella missiva: in primo luogo l’assenza di un organico completo, in grado di garantire la guardia h24; è presente una sola sala travaglio/parto; la sala operatoria non è a norma; gli esami di laboratorio non sono garantiti h24; le apparecchiature per eseguire TC e RMN non sono utilizzabili h24; in merito alla gestione del sangue, il Punto Nascita dispone di una frigoemoteca con sei unità di sangue per le emergenze (le urgenze e le richieste programmate vengono inviate al Centro trasfusionale di Olbia, e il tempo minimo per la disponibilità di sangue in elicottero è di un’ora e mezza, in ambulanza di due ore e mezza); è presente un unico ambulatorio utilizzato per fare accettazione, visite, ecografie».
«Sono queste le reali motivazioni per le quali non è stato possibile esprimere parere positivo – conclude Roberto Li Gioi -. Il Ministero, infatti, ha evidenziato che la Regione Sardegna dovrà fornire garanzie concrete, con adeguata tempistica in merito al reclutamento delle figure professionali necessarie, e un cronoprogramma dettagliato del completamento dell’adeguamento della struttura ai requisiti strutturali e di sicurezza previsti dalla normativa. In considerazione della particolare condizione di disagio in cui versano i cittadini maddalenini, il Ministero ha dato alla Regione un’ulteriore possibilità per poter adeguare il Punto Nascita isolano agli standard previsti, evitando di esprimersi con un diniego definitivo. Quindi, documenti alla mano, oggi possiamo dire che le dichiarazioni dell’assessore Mario Nieddu che liquidò la risposta del Ministero parlando di estenuante rimpallo con un’ulteriore richiesta di approfondimenti, appaiono completamente infondate oltre che un tentativo di minimizzare la gravità della situazione. Una gravità confermata anche dal parere negativo del Comitato Percorso Nascita Regionale che si espresse con 8 voti contrari e solo 5 favorevoli.»
Antonio Caria