Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna ha dato il via libera all’ATF di Porto Torres e all’approdo per mega yacht ad Olbia. Provvedimenti, questi, che, a detta dell’Adsp Mare di Sardegna, mirano a rafforzare la capacità di accoglienza per lo shipping e la nautica da diporto Una nuova configurazione per il layout portuale di Porto Torres e un impulso determinante allo sviluppo della nautica da diporto di alto livello nel golfo di Olbia.
Nello scalo turritano è prevista la realizzazione di un ampio piazzale da destinare alle operazioni portuali. L’infrastruttura, che andrà ad accogliere i materiali di risulta delle operazioni di dragaggio del bacino commerciale di Porto Torres e parte di quelli provenienti dagli altri scali di competenza dell’AdSP sarà delimitata da una fila di cassoni cellulari di modo che la stessa, una volta giunta a saturazione, possa essere utilizzata a stralci funzionali per soddisfare nuove esigenze operative del porto. Per quanto riguarda lo scalo gallurese, sarà rilasciato alla società Quay Royal, di una concessione trentennale sulle aree demaniali marittime del molo Brin – incluso il relativo ex Magazzino portuale – per la realizzazione di un approdo per la nautica da diporto. Provvedimento a chiusura di un iter lungo e complesso che, una volta completati i lavori di riqualificazione degli spazi, trasformerà parte del vecchio porto commerciale di Olbia nel cuore pulsante del diporto per il segmento dei mega yacht.
Sono previsti 17 nuovi posti barca con ormeggio poppiero per imbarcazioni da 45 a 140 metri di lunghezza. L’ex Magazzino portuale, invece, nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, sarà sottoposto ad una profonda ed attenta attività di riqualificazione estetico – funzionale, in adeguamento alle esigenze operative della darsena. Il capannone, che ha una dimensione di circa 800 metri quadri, una volta recuperato potrà ospitare gli uffici di gestione del porto, un locale adibito a servizi ed un altro per la ristorazione.
Antonio Caria