Bilancio positivo per i porti dell’Adsp mare di Sardegna che chiude il 2021 con delle percentuali di ripresa che hanno superato abbondantemente le iniziali previsioni.
A partire dai traffici passeggeri che, dalla somma dei volumi movimentati nei principali porti commerciali (Cagliari, Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci), registrano un più 38 per cento rispetto al 2020, passando da circa 2 milioni e 965mila unità dell’anno precedente, a 4 milioni e 83mila del 2021. In linea anche il traffico delle rotte inferiori alle 20 miglia (Santa Teresa e Portovesme), che segnano una crescita del 39 per cento (da 492mila a 684mila e 500 unità).
Positivo anche il mercato delle crociere, che ha chiuso il 2021 con un più 731 per cento rispetto al 2020, passando da appena 6mila e 900 crocieristi, a circa 57mila e 400 della scorsa stagione. In recupero anche il settore delle merci che, globalmente, chiude il 2021 con un più 15 per cento rispetto all’anno precedente (da poco più di 38 milioni e 362mila tonnellate del 2020 a 44 milioni e 136mila circa dell’annualità appena chiusa). Segnale positivo, ma, allo stesso tempo, una battaglia ancora da vincere, quello della movimentazione dei contenitori.
«Chiudiamo il 2021 con percentuali decisamente incoraggianti, che lasciano intravedere una definitiva uscita dal peggiore periodo di crisi – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. Nonostante l’aggravio dei protocolli sanitari sulla normale operatività, da una parte, ed un irregolare andamento dei traffici, dall’altra, gli scali di sistema, ed in particolare tutto il cluster portuale, hanno dimostrato al meglio una grande capacità di tenuta, resistendo alla sferzata della crisi, rimanendo in gioco nonostante le numerose restrizioni, senza arrecare disagi alla mobilità dei passeggeri e delle merci. Siamo quindi pronti, in questo 2022, a riguadagnare il culmine della risalita e a guardare al futuro con maggiore ottimismo, consci del fatto che ci attendono nuove ed importanti sfide per il rilancio di settori chiave, tra tutti quello del transhipment di contenitori, ma anche una pianificazione infrastrutturale ed una programmazione dei servizi ai passeggeri che possa conferire nuova linfa vitale e competitività, a livello internazionale, a tutti i nostri 8 porti di competenza.»